Sono giornate ovviamente importanti quelle che si stanno vivendo in casa Fiorentina. Il passaggio di mano della società dalla famiglia Della Valle a Rocco Commisso ha portato con se una serie di novità e altre ne arriveranno ancora nelle prossime settimane.
Il nuovo proprietario della Fiorentina si appresta a fare ritorno negli Stati Uniti ma, prima di lasciare Firenze dove è già diventato un idolo assoluto, ha rilasciato alcune parole attraverso le quali ha spiegato qual è la linea guida che intende seguire per l’immediato.
“Adesso ritorno a New York, ma continuerò a lavorare per la Fiorentina. Sono state giornate bellissime, io non ci metto solo i soldi, ci metto anche il cuore. Se incontrerò Montella in America? Forse sì e forse no, non confermo. Il ritorno di Pradè in viola? Potrebbe essere, ma anche no. Come ho sempre detto io non dico bugie, al massimo non rispondo. Abbiamo già confermato due dirigenti e altri ne confermeremo, io non sono venuto qui per licenziare ma per far crescere la Fiorentina. Gandini e Scolari? Non li conosco, conosco solo me stesso”.
Commisso ha di fatto ufficializzato la presenza della Fiorentina alla prossima International Champions Cup al posto della Roma.
“Tornerò in Italia tra un paio di settimane e poi avremo la tournée negli Stati Uniti. Noi al posto della Roma? Si, non so se è già uscito il comunicato ufficiale. Sarà una cosa molto importante per il brand Fiorentina e per me, visto che si giocherà a New York. Vi avevo detto che ci sarebbe stata una sorpresa ed ho mantenuto la parola”.
La Fiorentina è chiamata ora ad agire sul mercato. Chiuso il rapporto con Corvino servirà ora una figura che possa portare avanti le trattative per l’acquisto di nuovi giocatori e bisogna anche chiudere in tempi brevi visto che tra due mesi inizia la nuova stagione.
“Tutti hanno visto quello che è successo, i tifosi per il momento si devono accontentare. Se siamo in ritardo con il mercato? C’erano due possibilità: o si restava con la vecchia proprietà o c’era il rischio di chiudere la trattativa in tre mesi. Noi abbiamo impiegato solo un paio di settimane, adesso serve pazienza”.