L'Inter ritrova il sorriso dopo un periodo da incubo: il derby vinto sul Milan regala puro ossigeno ai nerazzurri, trascinati da un Lautaro Martinez in formato super. L'attaccante argentino ha mostrato ancora una volta tutte le sue qualità, a tal punto da strappare anche la definitiva consacrazione di mister Spalletti al fischio finale.
L'allenatore toscano ha ribadito il suo pensiero nei confronti dell'ex Racing, lanciando anche una velata frecciata a Mauro Icardi, ancora out dal gruppo:
"Lautaro sa sia venire incontro che attaccare la profondità, è forte di testa e con la palla sui piedi, ha personalità. È uno di quelli che si sa prendere le responsabilità, abbiamo trovato l'attaccante forte che ci può mettere a posto delle cose in questo momento difficile".
La grande investitura per Lautaro Martinez, che ha già eguagliato il numero di goal dello stesso Icardi alla prima stagione in nerazzurro: El Toro è arrivato a quota 9 reti e due assist in tutte le competizioni, lo stesso bottino portato a casa da Maurito nella stagione 2013/14.
L'ex capitano dell'Inter si mantiene in leggero vantaggio fin qui come media reti nella prima stagione: un goal ogni 154 minuti in 23 presenze contro una rete ogni 163 minuti in 29 presenze di Lautaro.
Proprio come Lautaro, anche Icardi era stato inserito in gruppo alle spalle di un altro grande attaccante come Diego Milito: il classe '93 è entrato spesso dalla panchina sostituendo spesso anche Palacio in un ruolo più lontano dalla porta.
Discorso analogo per Lautaro Martinez, schierato da Spalletti anche da trequartista nelle prime uscite stagionali, per poi avanzare il proprio raggio d'azione di partita in partita fino a diventare il pilastro del gioco offensivo.
Il nuovo beniamino della curva interista si piazza sulla scia di Icardi anche sul piano della precisione dei tiri: nel 40% dei casi infatti il classe '97 centra lo specchio della porta, solo poco meno di Icardi, che nella sua prima stagione nerazzurra ha chiuso con una precisione al tiro del 43%.
Cifre che fanno davvero ben sperare la dirigenza del club e tutti i tifosi, con la sensazione di aver già trovato un nuovo protagonista nella florida tradizione argentina legata ai colori nerazzurri.