Ronaldinho si trova in Paraguay, in un hotel, agli arresti domiciliari. Dopo settimane di silenzio assordante, l'asso brasiliano ha concesso la sua prima intervista a 'ABC'.
L'ex del Barcellona ha esordito parlando dell'arresto: "E' stato un duro colpo, non mi sarei mai immaginato di vivere una situazione del genere. Ho sempre cercato di essere il migliore a livello professionale e far divertire la gente con il mio calcio. Tutte le persone con le quali ho avuto modo di relazionarmi sono state accoglienti con me".
"Siamo rimasti sorpresi quando abbiamo saputo che i documenti erano illegali. Da allora, la nostra intenzione è stata quella di collaborare con la giustizia per chiarire i fatti", ha aggiunto l'ex giocatore.
Ronaldinho ha spiegato di essersi recato in Paraguay per un viaggio d'affari: "Siamo venuti qui per partecipare all'inaugurazione di un casinò online e del libro 'Craque da Vida', organizzato dall'impresa che ha acquistato i diritti del libro".
"Speriamo che possano utilizzare e confermare tutto ciò che gli abbiamo fornito e che possiamo uscire da questa situazione il prima possibile", ha continuato Ronaldinho.
"La prima cosa che farò sarà dare un bacio a mia madre, che vive questi giorni con grande preoccupazione anche a causa della pandemia. Poi dovrò andare avanti con tanta fede e tanta forza", ha concluso.