E' stato uno dei cannonieri più importanti della Serie A anni '90, Abel Balbo. Con Udinese, Fiorentina, Parma e Roma ha messo a segno 150 reti, guadagnandosi anche diverse medaglie d'oro, tra cui lo Scudetto, e un posto nella Nazionale argentina prima di chiudere la carriera al Boca Juniors. Ora ha cambiato ramo.
Balbo è tornato protagonista per il match tra Roma e Juventus di qualche settimana fa, festeggiato da un popolo giallorosso che non l'ha mai dimenticato in virtù delle tante reti segnate un ventennio fa. Un campionissimo del passato celeberrimo tra le vecchie generazioni, meno tra quelle nuove.
Intervistato da Il Posticipo, Balbo ha svelato il nuovo sè:
"Ho un’azienda agricola in Argentina, produciamo cereali, soia, mais. Io e mia moglie l’abbiamo comprata coi primi soldi all’inizio della nostra carriera. Veniamo entrambi da una zona agricola quindi l’idea è nata così".
Non solo, visto che come ogni padre calciatore dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha potuto dedicare tempo ai figli:
"Negli ultimi tre-quattro anni sono stato quasi sempre negli Stati Uniti perché due di loro vivevano lì e ho approfittato di quel periodo per insegnare ai ragazzi nelle scuole calcio".
Balbo ha comunque svolto anche qualche attività calcistica, visto che all'inizio dello scorso decennio ha allenato in Italia il Treviso e l'Arezzo. Ora aspetta la giusta chiamata per tornare nel mondo del calcio, magari proprio in Italia, dove vive oramai da trent'anni.
Non ci saranno però nuovi Balbo, i figli non hanno seguito le sue orme:
"Uno dei miei figli fa il pilota d’aereo, l’altro fa il designer industriale e nessuno dei due segue le partite in televisione, una beffa. Mia figlia fa la pattinatrice sul ghiaccio: nemmeno lei ha a che fare col calcio...".