Oltre 200 presenze tra Serie A e Serie B, la nazionale quasi accarezzata e tante corse sulla sua fascia sinistra. Ma anche un passato difficile, fatto anche di droga, come lui stesso ha ammesso. Oggi, però, Fabio Macellari si è messo tutto alle spalle.
L'ex terzino, oggi 45enne e già da tempo lontano dai campi Serie A, ha cambiato vita, lavora in un panificio e taglia la legna. A raccontarlo è stato lui stesso ai microfoni de 'Il Posticipo'.
"Purtroppo ho avuto poca intelligenza e ho speso tanti soldi. Ho cambiato stile di vita: mi piace vivere nel mio casolare in mezzo alla montagna. Il panificio non è mio, io ci lavoro quando ci sono i miei amici. Non riesco a stare fermo: se non sono al panificio, sono sul trattore in montagna a tagliare la legna".
Il lavoro, ma anche la musica. Macellari ha anche cantato in un gruppo, ha fatto anche della musica la sua vita.
"Ho cantato in un gruppo coi miei amici di Bobbio. Qui è casa mia, conosco tutti: sono circondato da fratelli che vogliono proteggermi in qualche modo e vogliono essere certi che sia sempre sulla strada giusta".
Il calcio rimane sullo sfondo, ma con il desiderio di tornare ad allenare i giovani, in un vivaio importante.
"Dopo aver smesso di giocare sono stato a Cagliari. In Sardegna ho allenato il Seulo, una squadra di Prima Categoria con cui ho vinto il campionato. Vorrei seguire un settore giovanile importante e lavorare con ragazzi che sono già predisposti non solo tecnicamente, ma anche mentalmente. Vorrei lavorare in Serie A".