Grande protagonista per buona parte dell'ultima stagione con la maglia della Roma, Nicolò Zaniolo negli ultimi mesi sta vivendo un calo di rendimento che ha finito per attirare nuovamente l'attenzione su di lui.
Le tante voci di mercato fanno poi il resto, con il giocatore, attualemente impegnato con l'Italia all'Europeo Under 21, che in questo 2018/2019 non riesce proprio a sottrarsi alle luci dei riflettori.
Una notorietà con la quale ha imparato presto a convivere e delle quale ha parlato anche sua mamma, Francesca Costa, intervistata da 'Rete Sport'.
“Su Nicolò si è sempre fatto un caso a prescindere. È un ragazzo molto tranquillo che ha avuto un successo improvviso e non è stato facile gestirlo psicologicamente. Ma non c’entra il contratto. Un ragazzo come lui ha bisogno anche di un allenatore psicologo, e Di Francesco lo è stato. Con il nuovo allenatore tutto questo è venuto un po’ meno, ad esempio ha cambiato ruolo, giocando in posizioni non proprio ideali per lui. Fa male leggere certe cose, adesso come in passato. Mi riferisco alle presunte richieste di adeguamenti contrattuali, alle richieste di soldi. Tutto questo non è vero, lui non pensa a questo ma solo a fare il suo lavoro. Ho sentito anche commenti troppo esagerati dopo l’ultima gara in Under 21. Ha giocato pochi minuti dopo aver preso una brutta botta in testa”.
La mamma di Zaniolo ha poi sottolineato nuovamente come il desiderio di suo figlio al momento sia quello di restare alla Roma.
“Rimarrà alla Roma finché la società lo vorrà”.
Una battuta anche sul rapporto con Daniele De Rossi, ormai ex capitano giallorosso.
“Nicolò era molto legato a De Rossi perché era un punto di riferimento nello spogliatoio. Daniele gli è stato vicino anche quel giorno che mi rapinarono a Roma".
La mamma di Zaniolo, infine, ha voluto specificare anche come la sua vita sui social non abbia nulla a che fare con la carriera del giovane talento della Roma e che per questo non è giusto collegare le cose come spesso la gente è portata a fare.
"Io avevo i miei social. Io non mi faccio influenzare da certi commenti. Penso solo al bene di Nicolò. Caratterialmente sono sensibile ma mi sento forte rispetto a certe illazioni e commenti su di me. Possono continuare a dirmi ciò che vogliono, io penso sempre a proteggere mio figlio. Non sono ancora abituata all’idea che Nicolò sia diventato un calciatore. Lo vedo ancora come mio figlio, con le sue debolezze e le sue fragilità. So quanto non dia priorità ai soldi. Pensa solo a giocare al calcio".