La Lazio prova a sfoltire l'infermeria con l'aiuto della 'maga' Mirijana Kovacevic. Falcidiati dai numerosi infortuni che hanno costretto Simone Inzaghi ad affrontare la trasferta di Genova con gli uomini contati, i biancocelesti hanno spinto molti giocatori a recarsi a Belgrado per sottoporsi alle cure del noto medico serbo.
Secondo quanto riportato da 'Il Messaggero', Luis Alberto, Berisha, Milinkovic-Savic, Bastos e Durmisi si sono recati in Serbia per provare a risolvere i rispettivi problemi fisici, desiderosi di accorciare i tempi di recupero per il rientro in campo.
La figura di Mirijana Kovacevic è infatti molto conosciuta nel mondo calcistico, vista la sua grande esperienza accumulata in Russia, Ucraina, Turchia, Arzebaijan, Bulgaria, Spagna e Germania che le hanno permesso di sviluppare una tecnica particolare per curare lesioni muscolari e traumi di vario genere.
Il 'magico' trattamento della dottoressa consiste nel fatto di riuscire a rigenerare il tessuto muscolare danneggiato attraverso un massaggio coadiuvato dall'utilizzo di un rullo e di un gel naturale ricavato dalla placenta di cavallo.
Un metodo particolare che, sottoponendo anche il paziente a un flusso di energia elettrica ad alta frequenza, riesce a favorire la rigenerazione del tessuto muscolare in pochi giorni. Non creando reazioni allergiche, questa pratica è considerata anche non invasiva, e resa legale dalla normi antidoping per via dei prodotti naturali utilizzati.
In passato a sottoporsi alle cure della 'maga' serba, come è stata soprannominata tra i calciatori la Dottoressa Mirijana Kovacevic, sono stati giocatori come Srna, De La Pena, Stankovic, Aquilani, Van Persie, Kolarov, Mascherano, Torres e Diego Costa.
I trattamenti starebbero già dando i propri frutti, con Luis Alberto che farà di tutto per scendere in campo contro il Siviglia mercoledì. Milinkovic-Savic è invece rientrato in gruppo mentre Luiz Felipe punta alla convocazione contro il Milan in Coppa Italia. L'unico a non essersi sottoposto alle cure del medico serbo è stato Marco Parolo, rimasto a curarsi a Roma.