Molti tifosi del Liverpool non hanno dubbi. Vorrebbero dedicare delle statue a Divock Origi e intitolare strada e a suo nome. Magari chiamare i propri figli proprio così. Eppure nonostante quanto fatto in Reds nelle ultime settimane, c'è chi vorrebbe vederlo partire all'istante. E non un fan comunque, ma bensì una leggenda del club.
Origi ha come noto deciso la semifinale di Champions contro il Barcellona e segnato il goal della sicurezza nella finale contro il Tottenham. Eppure Steve Nicol, uno dei campioni più importanti nella storia del Liverpool, ha già dimenticato quanto fatto dall'attaccante in Europa.
Al Liverpool dal 1981 al 1995, con una Champions League e sei campionati inglesi vinti, Nicol ha giocato 500 partite con i Reds e conquistato ben diciannove trofei durante la sua era in città. Insomma, una voce importantissima, che ai microfoni di ESPN non ha usato giri di parole.
L'esplosione improvvisa di Origi, infatti, non basta a Nicol: "Per il bene del Liverpool, devono liberarsi di lui. O lasciarlo andare, dipende se vogliamo dirlo in maniera gentile oppure no. Origi non fa il Liverpool più grande, ed è ciò a cui i Reds devono puntare".
Non l'unica voce fuori dal coro, visto e considerando come Pirlo, dopo la finale di Champions, abbia usato parole dure nei confronti di Origi: il 24enne belga ha sbagliato molto contro il Tottenham, riuscendo a segnare però una rete essenziale e che entrerà nella storia del Liverpool.
Vista la presenza di diversi attaccanti e il probabile arrivo di nuovi rinforzi, non è comunque da escludere la cessione dell'eroe Origi da parte del Liverpool. Che resterà nei cuori dei fans per sempre, ma non sarà protagonista assoluto in una squadra che può contare su Mane, Salah e Firmino.