Riprende il cammino europeo dell’Inter e lo fa dall’Europa League. La compagine nerazzurra, dopo il terzo posto ottenuto nel Gruppo F di Champions League che è valso la ‘retrocessione’ nella seconda competizione europea per club per importanza, giovedì sarà impegnata sul campo del Ludogorets nel match d’andata dei sedicesimi di finale.
Antonio Conte ha presentato la sfida che attende i meneghini nella consueta conferenza stampa della vigilia: “Affronteremo una squadra che è abituata a giocare le competizioni europee e che in campionato ha un margine importanti sulle rivali. il Ludogorets è una buona squadra che ha buone individualità. Servirà la giusta voglia, dovremo fare del nostro meglio, sapendo che l’avversario è in salute e che è reduce da una vittoria per 6-0 in campionato”.
“Non parlo dei loro singoli, sappiamo che hanno buone qualità, ma io vedo la squadra. Li abbiamo studiati, sappiamo quali sono i loro pregi ed i loro difetti, servirà rispetto”.
“Sanchez è reduce da un brutto infortunio che l’ha tenuto fuori tre mesi, sta recuperando ed è pronto per iniziare la partita. E’ un giocatore che negli ultimi due anni non ha giocato moltissimi, deve ritrovare la migliore condizione fisica per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”.
“La partita con la Lazio? Brucia per il risultato, ma non per la prestazione che è stata buonissima. Loro sono una delle squadre più in forma del campionato. Spiace per il risultato perché abbiamo regalato due goal, ma ripartiamo dalle nostre condizioni e dalla voglia di migliorare. Intanto è giusto rispettare l’impegno di domani e affrontarlo nella giusta maniera”.
“Dobbiamo crescere, ogni singolo giocatore qui deve pensare a migliorare se stesso, non deve sperare in chi gli sta vicino. Io ho parlato di crescita individuale, perché metteremo la crescita di ognuno nel collettivo e quindi migliorerà tutta la squadra”.
“Brozovic non è venuto con noi perché ha ancora problemi con la caviglia e si è allenato a parte. Deve tornare al top e per farlo deve seguire un suo programma specifico. Skriniar è rimasto a Milano perché comunque non avrebbe giocato. Ha saltato alcuni allenamenti a causa dell’influenza che l’ha fermato per quattro o cinque giorni”.
“Questa un’occasione per Eriksen? Abbiamo la rifinitura di domani mattina e dopo prenderemo la giusta decisione”.