Lo 'Stadion im Borussia-Park' è stato il teatro di uno degli scontri più avvincenti di questa edizione di Champions League. Un braccio di ferro a parità di muscoli tra Borussia Monchengladbach e Inter durato 96'.
L'Inter è sopravvissuta ed ha riacceso le speranze di passaggio del turno in quello che Antonio Conte ha definito il "girone più complicato".
Con coraggio e determinazione, i nerazzurri hanno preso in mano le redini dell'incontro ed hanno trovato la via del gol con Matteo Darmian, vincitore del ballottaggio con Hakimi.
Il terzino nerazzurro ha infilato il pallone sotto le gambe di Sommer da posizione defilata ed ha fatto esplodere di gioia la panchina dell'Inter.
Lautaro minaccia il raddoppio e provoca la reazione del Borussia Monchengladbach che sfiora prima sfiora il pareggio con Thuram e poi lo trova con il colpo di testa di Plea.
La sfida è un crescendo di emozioni: Lautaro viene fermato dal legno e pochi minuti dopo Romelu Lukaku infilza il portiere svizzero con un diagonale chirurgico.
Hakimi, entrato al posto di Darmian, serve all'attaccante belga quello che i nerazzurri si illudevano fosse il gol della tranquillità.
Ma il Borussia Monchengladbach non demorde e accorcia le distanze con uno straordinario destro a incrociare di Plea sul quale Handanovic non può arrivare.
I tedeschi, sul finale, trovano anche il momentaneo pareggio, ancora con Plea: l'attaccante calcia di prima intenzione e Embolo, sulla traiettoria e in fuorigioco, schiva il pallone che si infila nell'angolino.
Dopo qualche minuto di revisioni, il direttore di gara decide di annullare la rete del 3-3 e l'Inter gestisce il vantaggio fino al fischio finale.
I nerazzurri centrano la prima vittoria e sono chiamati a conquistare tre punti anche a San Siro, contro lo Shakhtar, per sperare di passare il turno. In caso di trionfo, l'Inter dovrebbe sperare che Gladbach e Real non pareggino al Di Stefano.