I migliori per alcuni. I peggiori per altri. Solita divisione, in tutto il mondo. Anche nel campo degli arbitri, i propri connazionali si dividono in maniera netta: c'è chi pensa non abbiano rivali nel resto del globo e chi vorrebbe esportare fischietti dall'estero per provare a vedere l'effetto che fa. Di certo, però, pochi sono come Mike Dean: controverso e da record.
Cinquantenne inglese, Dean è diventato meme e star del web lontano dalla Premier per le presuente esultanze ad alcuni goal del Tottenham, proprio mentre arbitrava gli stessi Spurs. Un direttore di gara mai banale, spesso stralunato e fuori dalle righe per i suoi gesti sul terreno di gioco.
Dean è però anche un arbitro inflessibile, poco deciso a dare una seconda occasione ai giocatori in campo. In termini di cartellini rossi, il fischietto inglese non ha rivali: nel match tra Wolves e Manchester United, giocato martedì sera, ha sventolato il 100esimo in Premier League.
Ashley Young, giocatore dello United, ha ricevuto un rosso da record, da parte di un arbitro arrivato alla cifra tonda dopo 477 gare. Non solo l'incredibile dato delle espulsioni in generale, ma anche il numero di giocatori espulsi, ben 68 (dieci in più di Atkinson, secondo in classifica).
Molti dei giocatori espulsi da Dean hanno ovviamente ricevuto un nuovo rosso da parte del classe 1968, capace di tirare fuori dal taschino il temuto cartellino anche per sedici volte a stagione, facendo impallidire i taccuini dei colleghi, al massimo arrivati a 7-8 volte.
100 espulsi, ma quanti cartellini? 1700, con record di 170 un decennio fa (in quarantatre partite). Dean ha sempre fatto parlare di sè: continuerà a farlo fino al termine della sua carriera, oramai, a meno di sorprese, vicina alla fine per età avanzata.