Sono solamente 438 i minuti giocati fino a questo momento da Riza Durmisi con la maglia della Lazio. Un bottino troppo piccolo, viste le aspettative che hanno accompagnato l'arrivo del danese in biancoceleste la scorsa estate dal Betis Siviglia.
Ai microfoni del portale danese B.T. Nyheder ha spiegato che le difficoltà sono dovute esclusivamente ad un infortunio alla schiena che si porta dietro da tempo. Infortunio che in primis lo ha costretto a saltare il Mondiale di Russia 2018.
"Il 2018 è stato l'anno peggiore della mia carriera, salvo solamente la qualificazione in Europa League con il Betis ed il trasferimento alla Lazio. Ero infortunato già quando sono arrivato al Betis, poi le cose sono peggiorate e per questo motivo sono rimasto in panchina ed ho dovuto rinunciare al Mondiale di Russia 2018".
E che chiaramente lo ha condizionato anche in questo sui primo periodo alla Lazio, dove come se non bastasse ha avuto anche problemi al gomito nel corso del match di Europa League contro l'Eintracht Francoforte.
"Quando sono passato alla Lazio sono riuscito a scendere in campo per qualche partita, ma poi mi sono fatto male nuovamente al gomito. La colpa è mia che per troppo tempo ho combattuto con un infortunio alla schiena, lo sanno tutti sia al Betis che in nazionale, dove il Ct ha fatto di tutto per farmi guarire e farmi andare al Mondiale".
Tutto è cominciato nel 2016 a causa dell'infortunio e dell'eccessivo utilizzo di antidolorifici e di infiltrazioni.
"Un giorno nel 2016 sono caduto davanti casa mia, per fortuna c'era mio padre. Mi è stato detto in quell'occasione che avevo fatto troppe siringhe e preso troppi antidolorifici. Sono stato fuori per due mesi, ma poi pur di rientrare sia col club che la nazionale sono andato nuovamente oltre".
Le partite giocate da quel periodo fino ad oggi lo hanno visto sotto ritmo e con un nastro adesivo sulla schiena. Il ragazzo conferma che è stata una sciocchezza non volersi fermare e guarire per bene.
"Se rivedo le foto delle mie partite negli ultimi due anni c'è sempre un cerotto dietro la schiena. Sono consapevole di aver sbagliato e del fatto che avrei dovuto fare qualcosa molto prima, ma quando cominci ad avere tutti gli occhi del mondo addosso e senti che puoi conquistare obiettivi diversi queste cose possono accadere".
La Lazio lo ha portato da uno specialista a Siviglia nel tentativo di rimetterlo in piedi e renderlo abile ed arruolabile al 100%,
"Adesso sono andato da uno specialista a Siviglia nella speranza di poter risolvere le cose una volta per tutte. Per questo motivo non ho giocato le ultime partite. Spero di trovare una soluzione, già non prendendo più antidolorifici le cose vanno meglio. Se tutto andrà bene sento di poter dire che il 2019 sarà il mio anno".