Dopo due traverse e svariati miracoli di Szczesny, sembrava un'altra partita segnata dalla sfortuna, fino a quando Biraghi al minuto '92 non ha rotto l'incantesimo al Silesian Stadium.
Nonostante l'amaro pareggio, Mancini si affida agli stessi undici schierati contro l'Ucraina. Brzeczek sceglie invece di puntare su Milik, lasciando fuori la grande rivelazione di questo campionato, Piatek.
L'aggressività degli azzurri si nota dal primo pallone giocato con l'incrocio dei pali preso da Jorginho all'avvio. Mezzora dopo è Insigne ad avere la stessa sorte e la traversa si mette in mezzo ancora una volta.
Quando non sono i pali è Szczesny. Il portiere bianconero salva il risultato in due occasioni: prima sul colpo di testa di Chiellini, poi sul sinistro angolato di Florenzi.
Nel primo tempo il dominio italiano è assoluto, mentre nel secondo i polacchi iniziano a dare filo fa torcere alla nazionale di Mancini. Il primo spavento agli azzurri lo dà Grosicki che, solo davanti a Donnarumma, non riesce ad aprire le marcature.
Quando sembrava tutto perso, interviene l'insospettabile a risorvere l'incontro. Su un calcio d'angolo per gli azzurri, Lasagna sporca il pallone e Biraghi lo infila in rete in scivolata al minuto '92.
"Dovevamo far gol prima. Il pareggio sarebbe stato ingiusto. L'abbiamo dominata", ha commentato ai microfoni 'Rai' un Roberto Mancini che non ha mai smesso di credere nel potenziale degli azzurri.
14 ottobre 2018