Ma come si può esultare con pacatezza quando si vince un derby al sesto minuto di recupero? Semplice: non si può. Non ci riesce un tifoso e a volte non ci riesce nemmeno un allenatore. Specialmente se si chiama Jurgen Klopp, scatenato nei secondi finali di Liverpool-Everton.
La cronaca: assalto finale di van Dijk, strana conclusione rimpallata a campanile che trae in inganno Pickford, goffo e tradito dal rimbalzo del pallone sulla traversa. Origi è lì e non può sbagliare. Liverpool-Everton 1-0 al 96'. Una rete che consente ai Reds di rimanere ben visibili nello specchietto retrovisore del Manchester City, e che manda in paradiso Klopp. I cui festeggiamenti, però, non sono piaciuti a tutti.
Già, perché la Football Association ha comunicato di aver deferito il manager tedesco "per cattiva condotta" in relazione proprio al derby di ieri: Klopp si è precipitato in campo, saltellando e andando ad abbracciare il proprio portiere Alisson, prima di tornarsene in panchina a pugni stretti.
"Devo chiedere scusa, non volevo mancare di rispetto a nessuno, ma non ho saputo fermarmi - si era già giustificato Klopp a 'Sky Sports' - Se potessi descrivere come mi sono sentito, allora avrei potuto controllarmi. La FA? Non sono sicuro di cosa debba fare in situazioni così. Aspettiamo".
Ma nemmeno le parole di Klopp, che peraltro al termine del match si è precipitato a consolare il collega sconfitto Marco Silva, sono bastate per intenerire la FA, che ora potrebbe procedere con una squalifica. L'ex allenatore del Borussia Dortmund ha tempo fino alle 18 (inglesi, le 19 italiane) di giovedì 6 dicembre per presentare la propria difesa.