Nessuna multa per i cori di discriminazione territoriale, ma sì ammenda per i laser puntati verso il portiere del Chievo, Semper. E' questa la decisione del giudice sportivo Mastrandea all'indomani del posticipo di Serie A di San Siro tra l'Inter e la squadra veneta.
Nel comunicato del giudice sportivo, infatti, si fa riferimento ai cori discriminatori contro il Napoli segnalati dalla procura federale, evidenziando però che non verranno applicate sanzioni in quanto la relazione non è pervenuta nei termini previsti dall'articolo 35, 2.1.
Cosa dice l'articolo 35? Questo il testo completo al punto 2.1:
"I procedimenti relativi al comportamento dei sostenitori delle squadre si svolgono sulla base del rapporto degli ufficiali di gara, degli eventuali supplementi e delle relazioni della Procura federale e dei commissari di campo eventualmente designati dalle rispettive Leghe, Comitati o Divisioni che devono essere trasmessi al Giudice sportivo entro le ore 14:00 del giorno feriale successivo alla gara.
La relazione non è dunque arrivata per tempo, ragion per cui non è stata presa alcuna decisione ufficiale nei confronti della curva dell'Inter. La società nerazzurra è stata comunque multata con 10.000 euro per aver puntato i laser all'indirizzo del portiere del Chievo, Semper.
Sia per i cori, sia per il puntamento dei laser, lo speaker aveva evidenziato che davanti a nuovi problemi, l'arbitro avrebbe interrotto la partita. Cosa alla fine non avvenuta, con l'Inter che ha battuto il Chievo per 2-0 blindando l'accesso alla prossima Champions League.
Multa di 3500 per il Torino, reo di aver ritardato l'ingresso in campo, e di 3000 per la SPAL, a causa di un bicchiere lanciato al portiere del Napoli, Meret. Nessuna sorpresa tra i giocatori squalificati: un solo turno per Bourabia, Palomino, Bruno Alves, Luca Rigoni, Radu, Romero e Nicola RIgoni.