Dopo 49 anni sta per chiudersi la lunghissima avventura di Uli Hoeness al Bayern Monaco. L’attuale presidente del club, che lascerà la sua carica il prossimo 15 novembre, della compagine bavarese è stato prima straordinario attaccante e poi direttore generale, prima di succedere a Franz Beckenbauer nel ruolo che attualmente ricopre.
Nel 2014 infatti è stato condannato a 3 anni e sei mesi di carcere per frode fiscale. Lo stesso Hoeness, parlando al magazine ufficiale del Bayern, 51, ha ricordato quel periodo: “E’ stato il mio errore più grande. Sono profondamente dispiaciuto e le critiche che ho ricevuto sono totalmente giustificate”.
Hoeness ha trascorso 21 mesi in carcere e quell’esperienza l’ha profondamente segnato: “Nei momenti difficili, ricordo i destini di alcune delle persone che ho incontrato lì dentro. Ricordo che un giorno una persona, che era libera di lasciare il carcere, si è seduta nella mia cella e mi ha detto che non sapeva cosa fare. Si è ritrovato solo, non aveva un posto dove andare. Sono esperienze che ti segnano”.
Anche durante la permanenza in carcere, ad Hoeness non è mai mancato l’affetto dei tifosi del Bayern: “Alcune delle lettere che ho ricevuto in carcere erano così toccanti che ho pianto come un bambino nella mia cella. Oggi sono contento dei miei 49 anni al Bayern, devo tutto a questo club e provo solo gratitudine”.