C’è anche Aleksandar Kolarov tra i migliori giocatori dell’annata 2018/2019 della Serie A. Il difensore della Roma si è confermato uno dei più forti terzini del torneo, abbinando alla consueta qualità sull’out di sinistra, anche la solita ottima dose di goal.
Kolarov, intervistato ai microfoni di Sky al suo arrivo al Gran Galà del Calcio, ha riassunto con una battuta la sua presenza nella notte nella quale il calcio italiano consegna i suoi massimi riconoscimenti individuali: “Mi sono fermato dopo la partita di ieri e mi hanno chiesto se avevo tempo per venire, mi sono vestito un attimo e sono qua”.
Quello che sta vivendo la Roma è un ottimo momento di forma: “E’ un momento positivo per la Roma, dobbiamo continuare così. Per quanto mi riguarda vedremo come procederà la serata, ma è comunque un motivo di orgoglio arrivare ad una certa età ad essere qui. Mi fa comunque piacere soprattutto per la Roma. Più invecchio e più miglioro come il vino? Si, altri quattro anni li faccio tranquillamente”.
Kolarov non batte più rigori alla Roma e a spiegare il motivo della scelta è stato lui stesso: “Io ho sbagliato più rigori che punizioni. Non sono mai stato il rigorista della squadra. L’anno scorso c’era Daniele De Rossi che si è fatto male, poi si è infortunato anche Perotti e quindi mi sono detto tiro io. Quando sono rientrati mi sono fatto da parte”.
Il terzino serbo ha spiegato come fa a continuare a migliorare di anno in anno ed ha svelato cosa l’ha colpito di Paulo Fonseca: “Ogni giocatore deve sfidare se stesso. Quando tre anni fa sono venuto alla Roma l’ho fatto con la convinzione di poter far bene e sono convinto di poter ancora migliorare. Fonseca? Mi hanno colpito le sue idee di calcio, il suo modo di vedere le partite e come ci spiega cosa dobbiamo fare. E’ molto determinato”.