Il Milan espugna il campo dell’Atalanta e, in un colpo solo, centra il suo settimo risultato utile consecutivo in campionato, batte quella che può essere considerata una diretta concorrente per la qualificazione alla prossima Champions League e rafforza il suo quarto posto in classifica. Un successo, quello di Bergamo, ottenuto in rimonta grazie alle reti del solito straordinario Piatek (doppietta) e di Calhanoglu.
Rino Gattuso, parlando dopo il triplice fischio finale ai microfoni di DAZN, ha esaltato la prova dei suoi ragazzi.
“Abbiamo fatto una grandissima partita. Siamo stati fortunati a pareggiare negli ultimi secondi del primo tempo, nella seconda frazione poi abbiamo espresso un grande calcio. Dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo lavorare con sacrificio. Dobbiamo vedere quanto fatto dai nostri esterni che ogni volta tornavano a riassorbire i loro quinti, perché l’Atalanta è una squadra che porta moltissimi uomini in area. In questo momento la voglia di sacrificarsi e di giocare a calcio ci stanno dando una grossa mano. Quando si riconquista palla c’è la volontà di andare a far male agli avversari. Godiamoci questa giornata, ma subito testa all’Empoli perché non possiamo mollare nulla”.
Il secondo tempo del Milan è stato quasi perfetto, Gattuso ha spiegato cosa non ha del tutto funzionato nel primo.
“A volte andavamo a cercare la palla dritto per dritto per Piatek o Suso, mentre secondo me dovevamo cercare più Bakayoko per uscire dalla loro prima pressione. Se attacchi dritto per dritto l’Atalanta le fai il solletico, se invece riesci a palleggiare hai più campo e contro di loro ti si può presentare una doppia profondità. Nella ripresa abbiamo fatto un calcio migliore e quando riconquistavamo palla avevamo tanto spazio negli ultimi 30 o 40 metri a disposizione”.
Il Milan ha ritrovato i goal di Calhanoglu, un giocatore sul quale il tecnico rossonero ha sempre puntato.
“Io credo in tutti i miei ragazzi. Lui ha avuto problemi negli ultimi mesi, a livello tecnico ha giocato al di sotto delle sue possibilità, ma a livello di corsa e di agonismo ha fatto secondo me una grandissima stagione. Spesso ci è mancata la sua qualità, ma nelle ultime due partite è riuscita ad esprimerla. E’ normale che serva la fiducia, lui per noi è un giocatore importante. Il rapporto che ho con lui è uguale a quello che ho con quasi tutti, visto che chi gioca meno a volte mi guarda storto. L’ho abbracciato, ma è un abbraccio per tutti”.
Il tecnico rossonero si è soffermato sul lavoro di Kessié.
“Giocando uomo su uomo si creano delle linee di passaggio. Oggi nel secondo tempo l’abbiamo fatto bene, lui mi serviva per subire meno possibile i loro quinti e poi andare subito in verticale. Lui questo l’ha fatto molto bene, come d’altronde Paquetà. L’avevamo preparata così”.