Una falsa speranza, dimostratasi tale dopo il goal di Kompany a metà secondo tempo. Il Liverpool ha sperato in un clamoroso pareggio tra Manchester City e Leicester, ma la bandiera dei Citizens ha deciso di spezzare i sogni con un missile andato a bersaglio. Nel cerchio rosso, quello più difficile, al sette.
Due tocchi, nessuno incontro, Kompany prova dalla lunga distanza a segnare il goal del titolo. Che non è matematico, visto che Liverpool e Manchester City dovranno affrontare ancora una gara: tutto è possibile, ma a novanta minuti dal termine i Reds sono ancora a -1 dalla squadra di Guardiola.
E dire che se Komapny avesse ascoltato il compagno di squadra Aguero, la partita sarebbe potuta finire realmente in parità. Dando al Liverpool la possibilità di giocarsi la Premier League da capolista nei minuti finali del 38esimo turno del campionato inglese.
A fine gara, infatti, sia Aguero che Kompany hanno evidenziato come il Kun abbia urlato al compagno di non tirare da così lontano verso la porta difesa da Schmeichel. Ovviamente incolpevole sul tiro al fulmicotone del giocatore belga, nuovamente eroe per il suo popolo.
Kompany ha scherzato su quanto accaduto al momento del tiro:
"Mi stavo annoiando, sentevo tutti dire che non dovevo tirare. Ho fatto abbastanza nella mia carriera per non avere giovani giocatori che mi dicessero cosa posso e cosa non posso fare...".
Il più deciso a chiedere il pallone è stato Aguero, ampiamente divertito per il risultato:
"Ti ho detto non tirare, no Vinny, no".
Invece Kompany ha deciso di puntare su sè stesso, magari solo per dimostrare ad Aguero e compagni che anche lui può concludere da fuori area senza essere il Kun, Sterling o Sanè. E come darli torto dopo oggi?