Sarà pure tra i più grandi, però nessuno può accusarlo di poca umiltà. L'argentino, nell'ultima tappa di Rijkaard sulla panchina blaugrana, assistette al trasferimento di una stella alla quale non riusciva a guardare negli occhi per la troppa ammirazione.
Si trattava di Thierry Henry. L'ex attaccante dell'Arsenal arrivò al Barcellona dopo tre stagioni stratosferiche in Premier League e un 20enne Leo Messi, timido e riservato, non riuscì nemmeno a salutarlo al suo arrivo al Camp Nou.
La leggenda 'gunner' salutò i nuovi compagni uno a uno e, sebbene Messi fosse già tra i più importanti, fu quello che reagì in maniera più curiosa.
"Quando entrò nello spogliatoio non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi, sapevo tutto quello che aveva vinto in Inghilterra", ha spiegato l'argentino.
Con il passare degli anni i due forgiarono una bella amicizia e vissero insieme i migliori anni nella storia della squadra catalana. Quando il francese decise di appendere gli scarpini al chiodo, il numero 10 blaugrana gli dedicò un pensiero sui social: "Amico, non dimenticherò mai i bei momenti vissuti insieme. E' stata una fortuna poter giocare con te e ti auguro il meglio. Un abbraccio".