La decisione dell’Inter di privare Mauro Icardi dei gradi di capitano della squadra e di promuovere al contempo Samir Handanovic, potrebbe ovviamente avere ripercussioni anche in sede di calciomercato.
Non è certo un mistero infatti, che il giocatore argentino ed il club nerazzurro, negli ultimi mesi abbiano cercato un’intesa, che al momento non è ancora arrivata, per il prolungamento del contratto che lega lo stesso attaccante ai meneghini fino al giugno 2021.
Proprio tali trattative, non solo non hanno portato ad una fumata bianca, ma hanno dato vigore a tutte quelle polemiche che ultimamente hanno sottratto serenità all’ambiente.
Icardi ha rinnovato l’ultima volta con l’Inter nell’ottobre del 2016, sottoscrivendo un contratto da circa 5 milioni di euro bonus compresi e, secondo quanto emerso nelle ultime settimane, la sua richiesta per apporre la firma che sancirebbe un nuovo accordo, sarebbe di 9 milioni di euro a stagione, quasi il doppio di quanto percepito oggi.
Gli ultimi sviluppi potrebbero anche portare ad un’interruzione delle trattative, un’eventualità che l’Inter sembrava voler evitare perchè all’interno del contratto attuale di Icardi c’è una clausola rescissoria da 110 milioni di euro, valida nel periodo estivo dal 1° al 15 luglio e solo per i club esteri.
Qualora quindi l’argentino non dovesse prolungare diventerebbe, con ogni probabilità, uno dei giocatori più ambiti della prossima sessione di calciomercato. 110 milioni di euro rappresentano infatti una cifra tutt’altro che elevata per un giocatore della sua caratura, visti soprattutto i prezzi circolati negli ultimi anni.
I grandi club esteri pronti ad approfittarne e a garantire all’ormai ex capitano nerazzurro l’ingaggio da lui richiesto di certo non mancherebbero, chissà quindi che il 13 febbraio del 2019 non possa rappresentare l’inizio della fine dell’avventura di Icardi all’Inter.