In piena crisi, il Napoli ha la ghiotta chance di staccare il pass per gli ottavi di Champions. Per farlo, occorrerà superare l'ostacolo Genk e dare un calcio ai malumori delle ultime settimane.
Carlo Ancelotti, in conferenza stampa, ha parlato a ridosso della sfida in programma martedì alle 18.55 al San Paolo.
"Ho parlato col presidente come ogni giorno, siamo tutti concentrati sul Genk. La vivo come una grande chance di ottenere un obiettivo importante come la qualificazione, nient'altro".
"Devo prendere delle decisioni in queste ore, mi compete di scegliere la formazione migliore che possa giocare bene e tornare a fare quello che ha fatto tante volte soprattutto in Champions e fare una partita convincente. Dopo la partita, dovrò fare delle riflessioni legate alla partita e spero di farle positive perchè negli ultimi tempi sono state veramente poche".
"Quello che è fatto è fatto, va valutato ciò che di buono è stato fatto in Champions così come ciò che di poco buono è stato fatto in campionato. Una qualificazione però può darci lo stimolo per risolvere i problemi in campionato".
"Uno psicologo nello staff? E' una figura di grande aiuto, ma poi dipende da come i calciatori la utilizzano. Se si intende come valorizzatore di risorse umane è positivo, altrimenti se viene visto come uno psichiatra è totalmente negativo".
"La valigia un allenatore è sempre pronta e non ma mai disfatta. Essere messi in discussione in una situazione così è assolutamente normale, sono esperienze che ho già vissuto in passato quindi non mi spaventa se il club possa esonerarmi o io possa andare via".
"Senza determinate condizioni si deve andare avanti, altrimenti è giusto chiudere da entrambe le parti. Ma non ci sto pensando, sono preoccupato per la squadra e mi vedo molto coinvolto in questo periodo negativo. Non posso far finta di niente, non stiamo esprimendo ciò che possiamo dare e mi sento responsabile. In Champions abbiamo fatto cose di grandissimo livello, sono focalizzato sul trovare la migliore soluzione per uscirne ma senza tirarla troppo per le lunghe".
"Io devo continuare a fare il mio nè mi piace essere valutato per quello che ho fatto: ora non sto facendo il meglio e devo coinvolgere il più possibile i calciatori. Non vorrei mai che i giocatori giocassero per me, mi verrebbero molti dubbi".
"E' difficile dire quando è iniziato questo momento, conta dire che non è terminato e va risolto. Milik? Sta bene, ha recuperato, si è allenato con la squadra, lo valuteremo oggi ma penso sia disponibile. Allan ha un colpo alla costola, ieri si è allenato e speriamo possa esserci per domani. Fabian e Insigne in campo? Sono tra le cose a cui pensare. Maksimovic ha avuto un problema e difficilmente sarà disponibile".
"Cosa non rifarei della mia esperienza a Napoli? Una cosa, ma non la dico".
"La squadra è preoccupata, è un problema mentale che ci condiziona. Con poche responsabilità abbiamo dato il meglio".
"Allan, che non ha tra le sue doti migliori la qualità, ha determinato prestazioni migliori. Ed è un paradosso, riesce a dare quell'equilibrio per difendere bene e giocare anche bene".
"Ibrahimovic l'ho sentito ieri sera, ma non oggi. E' a Los Angeles e sta da Dio..."
"Se sono in discussione è perchè io e la squadra abbiamo reso al di sotto delle aspettative, ma domani spero che vada bene e si passi il turno dando un colpo di spugna con una prova convincente per mettere le cose a posto".
"Se non pensassi di essere quello in grado di risolvere la situazione, non sarei qua. Ho la sensazione che faremo una grande partita, passeremo e speriamo di farlo da primi. Dipende solo dal fatto che l'allenatore non sbagli la formazione".
"Ho visto anche io quel video sulla ripartenza di Mario Rui e mi sono arrabbiato anch'io, ma è cattiva informazione. Eravamo con 6 giocatori nell'area avversaria, c'è stato un rientro di tutti e quando riprendiamo palla con Rui rifiatiamo perchè non possiamo andare in contropiede".