Si è ripreso in campionato, si è confermato in Europa League. Il Milan di Gattuso affronta l'ultima gara pre-sosta con convinzione, deciso ad andare al riposo con una nuova vittoria. Di fronte ai rossoneri, in quel di San Siro, ci sarà un Chievo alla disperata ricerca di punti salvezza.
Con una gara contro il Genoa ancora da recuperare, il Milan può rilanciarsi in zona Champions in caso di successo a San Siro e contemporaneo stop da parte delle aspiranti ai posti europei. Prima di fare calcoli però dovrà parlare sempre il solo e unico protagonista: il campo.
Contro il Chievo Gattuso dovrebbe riproporre il 4-3-3, con lo scalpitante Cutrone nuovamente in panchina: "Non mi diverto a farlo, ero disperato quando era infortunato. E' uno che cambia le partite con l'entusiasmo, con il dinamismo, è un giocatore molto importante. Sembra sia fissato con questo modulo, ma tante volte sbaglio, contro l'Olympiacos ho visto che avevamo bisogno dei due attaccanti".
Se Cutrone è al top, Bakayoko è ben lontano dall'essere imprescindibile per il Milan: "Le responsabilità sono tutte mie, a livello tattico non gli sono entrato ancora in testa, dobbiamo essere bravi io e lo staff. Abbiamo il dovere di farlo migliorare, ha delle buone qualità e ci deve dare una grossa mano. Non è un problema di lingua, non lo sto mettendo in condizione di farlo esprimere al massimo".
Sotto contro l'Olympiacos, il Milan ha dimostrato di saper recuperare le partite con grinta: "Siamo stati bravi a reagire. Queste sono le cose che voglio vedere, in questi due mesi ci è mancato tutto questo, pensavamo a palleggiare, ci mancava qualcosa. Queste due partite ci hanno sbloccato a livello mentale".
In questi giorni si fa un gran parlare del ritorno di Ibrahimovic al Milan: "E' un leader, se non sei forte mentalmente con lui ti distrugge, vuole sempre vincere, è esigente coi compagni, bisogna essere forti. Può essere un valore aggiunto. Se un giorno decidessimo vedremo, per ora solo aria fritta". Appuntamento a gennaio?