Massimiliano Allegri non sarà alla guida della Juventus nella prossima stagione. Le parti non sono riuscite ad appianare le divergenze e questa mattina è stato ufficializzato il divorzio.
Una separazione consensuale che verrà spiegata nella conferenza stampa di domani pomeriggio, nella quale saranno presenti sia il tecnico toscano che il presidente della Juventus Andrea Agnelli.
Ma, dopo cinque anni di successi, cosa ha portato al divorzio? 'La Gazzetta dello Sport' ha esaminati i quattro motivi dell'addio di Allegri alla Juventus.
Il primo riguarda il rinnovo. Allegri avrebbe voluto altri due anni di contratto con un aumento dell'ingaggio che sarebbe passato dai 7,5 milioni attuali ai 10 milioni di euro, in linea con gli stipendi dei grandi allenatori d'Europa.
La seconda divergenza riguarda il mercato. Il tecnico avrebbe chiesto ampio potere decisionale tanto nel mercato in uscita come in quello in entrata. La già citata fonte afferma che il rifiuto di Paratici e Nedved sarebbe stato dettato dai sacrifici economici dello scorso anno per creare una squadra difficile da rinforzare.
Terzo punto, Madrid. 'La Gazzetta' identifica nella finale di Madrid il punto di rottura tra Allegri e la società: il tecnico massacrato dalle critiche e il club con lo sguardo rivolto al futuro.
Infine, la troppa pressione. I bianconeri rincorrono la Champions League da diverso tempo, sfiorariondola in diverse occasioni ma senza mai riuscire ad alzarla. Con Cristiano Ronaldo in squadra sembrava potesse essere la volta buona. E invece no.
La Juventus e Allegri hanno deciso di mettere fine ad una relazione lunga e gloriosa, che ha portato la Vecchia Signora alla conquista di 11 trofei in 5 anni.