Limitato da un problema al tendine rotuleo, Andre Silva al Siviglia è scomparso dai radar ormai da un più di un mese. Un'assenza sospetta per il tecnico Joaquín Caparrós, il quale ha recentemente chiesto al Portogallo di non convocare il giocatore per le gare in programma a inizio giugno.
L'allenatore del Siviglia ha infatti sottolineato come l'attaccante lusitano, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Milan la scorsa estate, sia sparito completamente nell'ultimo periodo. Dopo un avvio molto entusiasmante con la maglia degli andalusi, Andre Silva ha infatti accumulato una sola presenza da inzio aprile, causa infortunio.
Una critica, nemmeno troppo velata, alla quale ha voluto rispondere lo stesso giocatore attraverso le colonne di 'A Bola'.
“Non sto simulando un infortunio, ho la coscienza pulita. Forse la situazione non è stata gestita al meglio. Avrei dovuto fermarmi a dicembre ma il Siviglia ha avuto bisogno di me e io volevo giocare. È un infortunio che può permettermi di giocare, con dolori e limiti, ma se voglio recuperare completamente devo fermarmi. Nessuno può accusarmi di poca professionalità”.
Il portoghese ha poi ribadito come la scelta di unirsi al Siviglia in questa stagione sia stata quella giusta per lui e che il suo futuro ora resta fortemente legato al Milan.
“Non mi sono pentito di venire al Siviglia. Mi piace il club, la città, qui sto bene e sono esperienze che mi fanno crescere. Il mio futuro? Sono un giocatore del Milan".