Il portiere spagnolo dell'Aston Villa, risultato positivo al test del COVID-19, ora sta meglio ed ha voluto raccontare la sua esperienza in una video-intervista a 'Il Corriere dello Sport'.
"La casa è grande e la solitudine non vi ha accesso. Però isolato lo sono stato dopo aver accusato i primi sintomi del virus. Febbre, tosse secca, un mal di testa che non mi abbandonava mai, quel senso di spossatezza L’unico spavento quando per venticinque minuti mi è mancato l’ossigeno, come se la gola si fosse improvvisamente ristretta e l’aria non riuscisse a passare", ha dichiarato l'ex portiere rossonero.
"I primi sei, otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza", ha aggiunto il 37enne, che si trova attualmente in isolamento nella sua casa di Birmingham insieme alla moglie e ai figli.
Il portiere ha lasciato il Milan nell'ultima finestra di mercato per vestire la maglia dell'Aston Villa, ma non dimentica la Serie A e, soprattutto, il Napoli di Maurizio Sarri.
"Napoli è la mia dimensione naturale, a Monaco me ne accorsi subito, mi resi conto che volevo una vita diversa, esattamente come quella che avevo lasciato. Aggiungici che al Bayern ero dietro a Neuer, la volontà di rientrare fu immediata… Non avrei potuto fare una scelta migliore, posso assicurare che non mi sono mai divertito tanto a giocare come nei tre anni di Napoli con Sarri", ha concluso Reina.