Una partenza strabiliante in termini di goal, una seconda parte di campionato super grazie agli assist. Il Chelsea non sta lottando per il titolo di Premier League, ma può contare su un Hazard che a gennaio è già arrivato in doppia cifra per goal e assist. A Sarri però non basta e il rapporto tra i due non è più idilliaco.
Negli ultimi giorni, infatti, Sarri aveva definito Hazard sì un grande campione, ma non ancora un leader. Parole che non erano piaciute al campione belga, pronto ad evidenziare come gli interessi solamente giocare, senza pensare a quanto detto dal suo mister.
Insomma, Hazard ha grandi numeri nel Chelsea, ma per puntare veramente al top Sarri vorrebbe un giocatore capace di trascinare la squadra nei momenti di difficoltà. L'ex Lille è spesso salito su una montagna russa di indecisione, prima evidenziando di voler rimanere, poi di voler andare al Real. E così all'infinito.
L'indecisione è forse quella che blocca il ruolo di leadership di Hazard. Sarri alla viglia della gara contro il Bournemouth non ha usato mezze misure, elogiando comunque il giocatore per quanto fatto in campo.
Se si considerano però le dichiarazioni piccate di Hazard, allora Sarri non usa certo giri di parole nel mandare un messaggio ad Hazard:
“Eden ha 28 anni. Se vuole andare via, penso che debba farlo. Spero che succeda il contrario, ovviamente, e che voglia restare qui con noi e migliorarsi”.
Dopo il bastone, la carota nei confronti di un Hazard al quale manca ancora qualcosa per essere Messi o Cristiano Ronaldo:
"Hazard ha il potenziale per essere il miglior giocatore in Europa. Ho il compito di farlo crescere, il mio lavoro è dire qualcosa in conferenza. Comunque sono davvero molto contento della sua ultima prestazione”.
Visti i vari ripensamenti di Hazard, la questione si protrarrà probabilmente fino all'estate. Poi la questione si tramuterà in tormentone. Ma del resto, come evidenziato da Sarri, il giocatore ha 28 anni: sembra essere l'anno decisivo per una sua permanenza o un suo addio.