Il Santiago Bernabeu vivrà una delle partite più emozionanti degli ottavi di finale. Il Real Madrid riceve il Manchester City per un posto nella fase seguente, dove ci sarà Toni Kroos, che sfiderà una vecchia conoscenza.
Kroos avrà un faccia a faccia con Pep Guardiola, suo allenatore nel Bayern Monaco. "Mi e' piaciuto giocare con lui per un anno. Voglio terminare la mia carriera nel Real Madrid, per questo non credo che lavoreremo insieme un'altra volta, però mi piacerebbe giocare per lui", disse il tedesco in 'The Athletic'.
"Avrei potuto rinnovare il mio contratto con il Bayern, anche se non sarebbe stata una buona idea firmarlo per l'allenatore. Pep mi voleva per cinque anni, ma e' andato al Manchester City due anni dopo", spiegò Kroos. "Non dimenticherò mai tutto quello che ho imparato da lui", aggiunse.
Il calciatore parlò anche dell'eliminatoria contro il Manchester City. "Non ho bisogno di vedere molte partite per sapere che sarà complicato. Sarà molto interessante ed equo. Il segreto e' difendere bene quando recuperiamo la palla e utilizzare piccoli spazi", spiegò.
Kroos e' arrivato al Real Madrid nel 2014, però avrebbe cambiato la sua storia se avesse firmato con il Manchester United. "Moyes doveva vedermi ed il contratto già era fatto, ma fu licenziato e l'arrivo di Van Gaal complicò le cose. Non ascoltai niente che riguardava il United per un po di tempo e iniziai a dubitare. Dopo iniziarono i Mondiali e mi chiamo Carlo Ancellotti", specificò il centrocampista.
Cambio al Real Madrid
Toni Kroos ha vinto tutto con il Real Madrid da quando ha firmato sei anni fa, anche se la scorsa stagione fu la più difficile. "Molti di noi non facemmo il nostro miglior calcio", riconobbe.
"Dopo tre Champions League di seguito ci adattammo ai 40 o 50 goal che ci garantiva Cristiano ogni anno. Però questo nel Real Madrid era inaccettabile. Quando l'Ajax ci eliminò molti dissero che era la fine, ma noi avevamo una motivazione extra per dimostrare che si sbagliavano", disse.
Una delle figure importanti era quella di Zinedine Zidane. "Ci disse: 'State tranquilli e abbiate fiducia nelle vostre abilità. Tutti i grandi giocatori del Real Madrid sono stati fischiati nel proprio stadio, ma solo realmente chi e' grande conquista il pubblico'. Il suo vantaggio principale e' che ha avuto esperienza qui come giocatore e crede in ciò che dice", disse il giocatore.
"Lo spogliatoio gli appartiene grazie alla sua autorità naturale. Non c'e' nulla di forzato, non recita. Tutti hanno bisogno di sentirsi apprezzati e questo non e' facile, perche' alcuni giocani più di altri, però lui lo fa veramente bene", disse la sua su Zidane.