Di giocatori con storie curiose, il calcio, ne è pieno: storie di infanzie traumatiche, casualità inspiegabili, realtà controfattuale...ma in questo caso, Goran Pandev, vince il premio.
Il macedone gioca nelle file del Genoa, che stasera affronta l'Inter, i cui tifosi hanno grandi ricordi di lui.
Pandev è stato uno dei giocatori fondamentali dell'Inter di Mourinho nella stagione 2009/10, quella del Triplete.
Il tecnico portoghese ha sempre avuto stima di Pandev: lo considerava uno dei suoi "guerrieri" ed entrambi hanno sempre espresso parole di reciproco rispetto nonostante le loro strade si siano divise.
I successi personali, a livello sportivo, hanno accompagnato Pandev nel corso della sua carriera, ma il macedone non ha mai trascurato il suo paese e le sue radici, rimanendo molto legato alla sua terra d'origine grazie al calcio.
Nel 2010 ha fondato un'accademia giovanile che è giunta ad essere tesserata nel calcio professionistico dovuto ai debiti che la società satellite, l'FK Belasika, aveva accumulato. I risultati sono stati ottimi.
Promozione dopo promozione, la squadra di Pandev ha raggiunto il massimo campionato macedone, equivalente della Serie A nostrana, in cui, peraltro, continua a militare.
Curiosamente, la squadra satellite è riuscita a riprendersi grazie agli aiuti finanziari di Slavcho Vaskov-Pinda, un lottatore di "kick-boxing" che ha rilevato il club.
Nel derby contro l'FK Belasica, i ragazzi della Fudbalski Klub Akademija Pandev hanno vinto per tre volte su tre: sembra che il giocatore macedone abbia trasmesso ai suoi giocatori il carattere battagliero che lo ha sempre contraddistinto in campo e fuori.
Forse, tra un po' di tempo, potremmo vedere Goran Pandev difendere un'altra maglia: la sua.