Nel suo libro "Fútbol llamado a la rebelión", il preparatore spiega come Maradona aiutò Messi a sviluppare l'abilità nei calci piazzati.
"Nel febbraio del 2009 eravamo a Marsiglia per un'amichevole. Il giorno prima ci allenammo allo stadio, dove Diego fece fare la rifinitura ai titolari ed io mi occupai delle riserve. A fine allenamento, Mascherano, Tevez e Messi chiesero a Maradona di rimanere per provare qualche punizione.
Lionel piazzò il pallone e tirò alto di molto sulla traversa", racconta Signorini.
Fu lì che il preparatore intervenne: "Come fa un giocatore come te ad andare a farsi la doccia dopo una porcheria simile? Prendi un pallone e riprovaci". Messi, infastidito, voleva tornare negli spogliatoi, quando intervenne Maradona.
"Metti il pallone qui ed ascoltami bene: non togliere il piede così presto, altrimenti la palla non saprà dove vuoi metterla. Non devi trattarla in un modo qualunque: lei deve capire quello che vuoi fare, quindi sei tu che devi farglielo capire", aggiunge Maradona, che calciò un pallone all'incrocio dei pali, davanti agli occhi estasiati di Leo.
"Per quelli che parlano della gelosia di Diego: quale gelosia? Gli stava aprendo un mondo nuovo senza chiedere nulla in cambio. Io mi girai ed andai via: il calcio argentino era tutto lì", conclude Signorini