Allegri gli ha già messo gli occhio addosso ma per il grande salto di Nicolò Fagioli (classe 2001) dalla Primavera alla Juventus A ci sarà da attendere ancora.
Questo almeno è il pensiero di Baldini, tecnico della Primavera bianconera intervistato da 'Tuttosport': "Sono d’accordo al 110 per cento con Allegri. Nicolò sa giocare molto bene a calcio, ma deve crescere ancora sotto qualche aspetto.
Com’è ora gli basta per giocare ad alti livelli. Per diventare un top player da Juventus ho l’obbligo di fargli alzare l’asticella. Gli ho raccontato la leadership che aveva Del Piero, la voglia di allenarsi.
Quando finivamo l’allenamento con la prima squadra Trapattoni ci teneva lì due ore: io crossavo e Ale tirava. Ma lo facevano anche Vialli e Baggio".
Quindi Baldini sottolinea: "Tra fare il professionista e giocare nella Juventus, in questa Juventus più che mai, il passo è lunghissimo: però qualcuno c’è, senza fare nomi".
Il tecnico intanto prova a fare crescere i suoi ragazzi sulle orme di Guardiola: "Ho conosciuto Pep a Coverciano grazie a Roby Baggio, poi sono stato a Barcellona quando sono stato fermo dopo la mia prima esperienza alla Primavera del Bologna. Amo i giocatori tecnici, li metterei anche in porta".
Infine Baldini racconta l'impatto di Cristiano Ronaldo sui giovani della Juventus: "Devo andare a scovarli tra i campi di Vinovo e li trovo a lavorare sul piede debole. Per diventare top player quest’attitudine è fondamentale e devo farlo capire a tutti.
A meno che la natura non ti abbia dato i doni di Maradona. Perché anche i doni che ha dato a Ronaldo lui li coltiva tutti i giorni. Ho visto una sua gara con Mandzukic in cui su 50 tiri avrà fatto 46 goal. E ogni volta che lui segnava e Mandzukic no, esultava".