Nella Roma di Paulo Fonseca, non c'è posto per Patrick Schick. Il nuovo tecnico ha bocciato l'attaccante ceco, finito così in lista di sbarco, anche se il capitolo entrate al momento non fa registrare sussulti.
Talentuoso ma poco cattivo, questo il giudizio che secondo la 'Gazzetta dello Sport' Schick ha fatto maturare nella testa di Fonseca: un leitmotiv insomma, che potrebbe far giungere al divorzio tra l'ex Samp e i giallorossi.
Ma a frenare tale scenario è un aspetto che vede coinvolto proprio il club di Ferrero, a cui andranno versati 20 milioni in caso di cessione di Schick da parte della Roma o comunque il 50% della somma totale.
Pagato 42 milioni due estati fa, vendere oggi il ceco porterebbe ad una netta minusvalenza e soprattutto costringerebbe la Lupa a rispettare gli accordi presi con la Sampdoria: morale? La Roma, lasciando partire Schick, incasserebbe poco o nulla.
Se poi ci si mette lo stand-by in cui è piombato l'assalto a Gonzalo Higuain, il quadro di mercato sul fronte offensivo non è dei più floridi: il Pipita, come sottolinea il 'Corriere dello Sport', continua a volersi giocare le proprie chances alla Juventus allontanando così la pista Roma.
Radamel Falcao rappresenta una suggestione intrigante ma piena di interrogativi, Ben Yedder e Mariano Diaz sono ipotesi che non decollano, per Icardi c'è da battagliare con Juve e Napoli. Senza dimenticare la trattativa in ballo con l'Inter per la cessione di Dzeko.
La certezza, tra tanti rebus, riguarda Nicolò Zaniolo. Fonseca vuole renderlo uno dei perni del progetto, sfruttandolo sia da esterno alto che come trequartista e ne caldeggia il rinnovo: si lavora ad un prolungamento fino al 2024 con ingaggio da 1,8 milioni a salire comprensivo di bonus. Un modo per far sentire importante il ragazzo ed allontanare le sirene di mercato.