In goal contro la Sampdoria nel turno infrasettimanale di campionato, German Pezzella ora è pronto a confrontarsi con il Milan nel posticipo che domenica sera chiuderà la sesta giornata di Serie A.
Una gara, quella di San Siro, che per il difensore della Fiorentina avrà un sapore particolare. L'argentino nel corso dell'estate è infatti stato cercato dai rossoneri, come spiegato in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'.
"Il mio no al Milan? Mi ha spinto a restare la voglia di cancellare le sofferenze dell’ultimo campionato. Non volevo abbinare il mio nome a un periodo triste per Firenze e i tifosi viola".
A San Siro Pezzella ci arriverà così ancora da avversario, deciso a guidare la Fiorentina verso quella seconda vittoria consecutiva che per i viola potrebbe rappresentare un cambio di rotta. Per farlo servirà però superare il Milan di Marco Giampaolo, per nulla in crisi secondo il difensore argentino.
"Mi sorprende la classifica dei rossoneri. Come nel nostro caso non fotografa il valore della squadra. Il Milan è in difficoltà ma non è in crisi. Della formazione di Giampaolo mi piace Suso. Uno che fa la differenza. Uno che può inventarti in un attimo il colpo decisivo. E considero Romagnoli il miglior difensore italiano dopo Chiellini. Noi, però, dobbiamo andare a Milano per cercare di vincere e dobbiamo farlo restando fedeli al nostro stile".
Secondo Pezzella la Fiorentina l'arma segreta per battere il Milan ce l'ha: Franck Ribery.
"Le armi per battere il Milan? Le magie di Ribery. Quando Franck è entrato nello spogliatoio ero un po’ titubante. Lui ha un albo d’oro da paura. Non sapevo, da capitano, come dovevo confrontarmi con un simile fuoriclasse. Invece fin dal primo giorno Ribery è stato uno di noi. Ci ha insegnato ad avere “fame”, a volersi migliorare sempre. Lui sa come si vincono partite come quelle contro il Milan. Ribery, tra l’altro, alza anche il livello di Chiesa".
Il Milan è avvisato. Pezzella da San Siro vuole uscire con dei punti per la sua Fiorentina.