Dopo cinque anni trascorsi in Italia, con la maglia della Lazio, un anno fa Felipe Anderson ha deciso di approdare in Premier League, dove gioca con il West Ham. La squadra ha avuto un inizio di stagione complicato ma il brasiliano sta cercando di risollevare le sorti con le sue giocate.
Nel corso di una lunga intervista a DAZN, direttamente a casa sua, Felipe Anderson ha spiegato il primo impatto con la vita londinese.
"Sapevo molte cose sul passato glorioso del West Ham prima di firmare per il club, anche se a dire la verità in Brasile si vedono le partite solo di squadre più blasonate. Qui a Londra mi ha sorpreso la passione enorme dei tifosi, come ti incitano... Una cosa è vederlo da fuori, un'altra è essere parte della vita di questo club. Ci supportano anche dopo una sconfitta in casa, questo è quello che rende i tifosi inglesi davvero speciali".
Ovviamente per un brasiliano come lui, vivere a Londra ha anche i suoi aspetti complicati, ma tutto sommato l'integrazione si è svolta nel migliore dei modi. A parte il clima...
"Ero stato a Londra tre volte per visitarla, prima di firmare con il West Ham ed ogni volta è stata un'esperienza straordinaria. Da quando poi mi sono trasferito, le cose vanno anche meglio. Però non mi sento ancora un londinese, non mi sono ancora abituato al clima. Ma ci siamo adattati bene al club e alla città".
E proprio per questo il pensiero di Felipe Anderson corre spesso al passato, alla nostalgia del Brasile e della sua infanzia. Ma c'è sempre il calcio come filo conduttore della sua vita.
"Il mio sogno è sempre stato quello di giocare a calcio, avevo un enorme fame di calcio, fin da quando giocavo a piedi nudi per strada davanti casa mia. Ho lavorato duramente per realizzare questo sogno. Ho grande nostalgia di quel periodo della mia infanzia, c'erano cose che i miei genitori non potevano comprarmi, ma quello che abbiamo trascorso è impagabile".
Infine, l'ex giocatore della Lazio spiega il sogno di ritornare a vestire la maglia della Nazionale. Da un po' il brasiliano è uscito dai radar, ma coltiva sempre con grande vigore il sogno di tornare.
"La Nazionale è il sogno di tutti, rappresentarla anche solo per qualche partita o per un Mondiale sarebbe bellissimo. Io ho grandi ricordi dell'Olimpiade vinta nel 2016, ma prima che smetterò con il calcio, spero il più tardi possibile, spero di aver potuto giocare qualche partita con la Seleçao. Lavorerò duramente per questo obiettivo".