Un fallimento totale. Senza alibi, senza asterischi. Il Manchester United conclude una delle sue stagioni recenti più conturbate senza trofei e, soprattutto, senza la qualificazione in Champions League: nella prossima stagione giocherà i gironi di Europa League.
Colpa del clamoroso pareggio in casa del già retrocesso Huddersfield, che nello scorso campionato aveva fatto la festa a Mourinho (2-0) e oggi ha costretto Solskjaer a un 1-1 fatale per le ambizioni dello United: McTominay ha portato in vantaggio i Red Devils nel primo tempo, ma al quarto d'ora della ripresa Mbenza ha fissato il punteggio sulla parità.
A una giornata dalla conclusione della Premier League sono così 4 le lunghezze di svantaggio del Manchester United dal quarto posto, attualmente occupato dal Tottenham. E nel mezzo c'è pure l'Arsenal, che non abbandona le speranze di inserirsi nella lotta Champions assieme gli Spurs e all'Arsenal, facendo così compagnia alle imprendibili Manchester City e Liverpool.
Alla corsa non parteciperà invece il Manchester United. Matematica a parte, il fallimento nasce da lontano. Dai problemi con Mourinho, esonerato a dicembre, e poi, dopo il filotto iniziale che pareva proporre Solskjaer come nuovo Guardiola, e poi da un crollo finale fatto di due sole vittorie nelle ultime 7 giornate di campionato.
Il turno finale di Premier League sarà dunque una triste passerella: da una parte il Manchester United, dall'altra il Cardiff City, retrocesso proprio ieri dopo il ko col Crystal Palace. L'unico motivo di speranza dei Red Devils è legato all'ultima partecipazione all'Europa League, nel 2016/17, conclusosi col trionfo in finale sull'Ajax.