In otto anni e mezzo con il Manchester United, Patrice Evra ha vinto tutto quello che c’era da vincere, in Inghilterra e in Europa. Ma è stato nei 30 mesi trascorsi alla Juventus che il terzino francese ha fatto fatica come mai gli era capitato in carriera.
Con DAZN segui la Serie A TIM IN STREAMING, LIVE E ON DEMAND
A raccontarlo è stato lui stesso, ospite a ‘Monday Night Football’ su ‘Sky Sports’. Evra ha raccontato che in confronto al suo periodo in bianconero, il suo trascorso con i ‘Red Devils’ è stato quasi una vacanza. Ha anche aggiunto che l’esperienza in Italia è stata una delle più difficili della sua vita.
"Ho vinto un sacco di trofei con lo United, ma non ho paura di dire che è stata una vacanza in confronto al mio periodo alla Juventus. Il modo in cui lavorano, gli allenamenti... vai in albergo 2 giorni prima della partita, ti alleni il giorno della partita. Ecco perchè sono così orgoglioso di me stesso: mentalmente, giocare nella Juventus è stata una delle sfide più difficili della mia vita”.
Evra ha anche aggiunto di aver visto compagni vomitare dalla fatica e dallo sforzo e finire comunque gli allenamenti, sottolineando anche il poco tempo libero concesso.
“Hai un giorno libero al mese, controllano tutto di te, ti costringono a mangiare con loro. Alla Juventus hanno nel DNA il duro lavoro. Ho visto alcuni giocatori vomitare e finire comunque gli allenamenti”.
L'ex terzino sinistro, ritiratosi ufficialmente in estate, ha chiuso rispondendo a chi critica il calcio italiano e chi lo vede come più facile.
“Qualcuno dice che è più facile giocare in Italia. Credo che questa gente non sia neanche in grado di allenarsi, in Italia".