"Giocherò nel Barcellona". Un sogno. E una dichiarazione che non sempre più essere considerata innocente. Specialmente se, come nel caso di Emerson de Souza, buona parte del tuo destino calcistico risiede proprio nelle mani del club catalano.
Emerson è il terzino brasiliano del Betis, ha 20 anni e la maglia del Barcellona non l'ha mai vestita. Gli azulgrana lo hanno preso dall'Atletico Mineiro in collaborazione con il club andaluso, a cui lo hanno prima prestato (a gennaio) e poi ceduto a titolo definitivo (in estate). Riservandosi però il classico diritto di recompra fino al 2021, a 6 milioni di euro più una quantità addizionale.
La speranza di Emerson, ovvio, è quella di poter un giorno tornare al Barcellona. Questa volta per rimanervi. Ed è quel che il brasiliano ha candidamente ammesso in un'intervista al 'Mundo Deportivo', che in prima pagina ha sparato la sua foto con la maglia del Betis e una sciarpa azulgrana. Con tre semplici parole:
"Giocherò nel Barcellona".
E il Betis? Non l'ha presa benissimo. E a farlo capire è stato il tecnico Rubi, che nella conferenza stampa di presentazione del match di Liga in programma domani contro l'Athletic Bilbao ha affrontato anche questo argomento:
"È stato un peccato di gioventù. Ma Emerson sta dimostrando di essere concentrato al 100% sul Betis, dà sempre tutto per la nostra squarda e non si è mai perso un allenamento. Si è lasciato trasportare dall'argomento dell'intervista e dal fatto che può ancora tornare al Barcellona. Speriamo che, prima, giochi la Champions League con il Betis".