La sfida contro l'Atalanta sarà l'ultima di Massimiliano Allegri sulla panchina bianconera all'Allianz Stadium. Nella conferenza stampa della vigilia, il tecnico toscano e il presidente della Juventus Andrea Agnelli si sono presentati insieme per chiarire la decisione.
Allegri è stato accolto da un applauso da parte dei suoi giocatori ed ha esordito con una battuta: "Non va bene così, mi avete fatto emozionare. Ho già dato ieri".
"Non risponderò a nessuna domanda sull'allenatore della stagione 2019/20. Sono qui oggi per celebrare Max", ha iniziato Andrea Agnelli.
"Affetto, stima, amicizia, riconoscenza, sconfitte e, soprattutto, tante tante vittorie. Un anno e mezzo vivendo praticamente insieme, io in un piano e lui nell'altro, con Barzagli terzo vicino di casa", ha continuato il presidente.
Nodo in gola evidante per Andrea Agnelli parlando della relazione con il tecnico torscano: "Io penso di aver trovato un amico sincero con cui potermi confidare su tanti argomenti".
"Devo dire che quando pensavo tra me e me di andare avanti con Max era un pensiero sincero, poi sono state fatte delle valutazioni... Era il momento di chiuedere uno dei migliori cicli nella storia della Juventus", ha aggiunto il presidente.
"È stato un percorso di un mese dopo Ajax, abbiamo tutti insieme capito che era giunto il momento di chiudere il capitolo", ha spiegato Agnelli.
"Ringrazio il presidente, i ragazzi", ha esordito Allegri, prima di bloccarsi per l'emozione. "Abbiamo espresso i nostri pensieri sul futuro e il bene della Juventus.. Mi hanno detto che non ritenevano opportuno che l'allenatore continuassi ad essere io. Ho bellissimi rapporti con tutti", ha affermato Allegri.
Poi scherza sull'addio del difensore della Juventus: "Ci sono due cose da festeggiare: la vittoria dello Scudetto e l'addio di Barzagli, il professore dei difensori. Senza nulla togliere agli altri ovviamente".
Allegri continua emozionato: "Quando capisci fisiologicamente che ti devi separare, non c'è bisogno di andare avanti. Ci sono stati diversi incontri, il presidente da decisionista quale è ha preso questa decisione. E' molto più semplice di quanto sembri, quello che resta sono i 5 anni straordinari".
"Solo il futuro saprà dire se le scelte che sono state prese si riveleranno corrette. Chi non è dentro le dinamiche di un'azienda non potrà mai cogliere tutti gli elementi che portano a determinate decisioni", risponde Agnelli.
Il tecnico toscano continua ricordando il motto bianconero "fino alla fine": "Quest'anno abbiamo portato a casa un campionato e la supercoppa, è stata una stagione straordinaria. Il risultato fa scrivere i giornalisti in modo diverso, però comunque dico sempre che nel calcio è strategia, bisogna capire i momenti della partita e non sempre si può giocare bene. Lo scudetto si vince spesso nelle partite in cui giochi male. A nessuno piace perdere, ma se uno si accontenta di uscire dal campo e dire abbiamo giocato bene e abbiamo perso, non fa per me".
"Nella vita in tutti gli ambiti ci sono categorie. E se qualcuno non vince mai, ci sarà un motivo...Quelli che vincono sono più forti, piaccia o no", ha proseguito Agnelli.
Il tecnico toscano si sente juventino: "Se mi sento bianconero? Avevo il poster di Platini in camera. Mi sono sentito bianconero dal primo giorno, i miei amici mi chiamavano 'gobbo'. Le solite cose..".
"Futuro? Ora non so niente, so solo che domani bisogna scendere in campo e festeggiare. Magari una pausa mi fa bene, però magari dal 15 luglio vorrò continuare a lavorare", ha affermato Allegri.
"È la decisione più sofferta da quando sono qui", ha concluso Agnelli in conferenza stampa, visibilmente commosso per l'addio di Massimiliano Allegri.
18 maggio 2019