8 goal al primo anno da titolare in Serie A, dei quali 5 dal dischetto. Non male per un debuttante. Un ruolino di marcia, quello di Marco Mancosu, che prima dello stop del campionato aveva consentito al Lecce di rimanere con la testa fuori dalla zona retrocessione.
Del suo rendimento, e dei suoi numeri nella prima parte della stagione, ha parlato l'ex giocatore di Casertana e Benevento in una diretta Instagram con il sito 'SOS Fanta'. Con particolare riferimento alle conseguenze fantacalcistiche. Eppure, c'è stato un momento in cui Mancosu aveva pensato addirittura di lasciare il calcio.
"Ho pensato di smettere ai tempi di Empoli. Non giocavo mai e avevo davanti grandi campioni come Vannucchi, poi dalla Serie C in poi sono andato a Lecce e mi è cambiata la vita".
Prima in Serie C, poi in Serie B (due promozioni in altrettante stagioni) e infine in Serie A. Dove Mancosu ha dimostrato di essere glaciale dagli 11 metri.
"Il rigorista sono io, questo lo mettiamo in chiaro, poco ma sicuro (ride, ndr). Ma io sono anche il capitano del Lecce e ho il dovere di pensare ai compagni…Ho lasciato qualche rigore a Babacar per far sbloccare lui, lo rifarei ancora. Ho preso tantissimi insulti dai fantallenatori quando non li tiravo, pure pesanti! (ride, ndr) Ma vi faccio una promessa: quando sarò in campo, i rigori li tirerò tutti io".
E poi, via con qualche nome. Gli avversari che hanno maggiormente colpito Mancosu? Eccoli.
"Al Fantacalcio prendete Papu Gomez e Nainggolan. Il più forte con cui ho giocato è proprio Radja. Talenti emergenti? De Paul mi è piaciuto veramente tantissimo. L’altro nome che faccio è Orsolini, davvero forte. Torregrossa è sottovalutato, farà grandi cose in Serie A: era mio compagno a Siracusa e sono sicuro dei suoi mezzi".
Chi, invece, ha lasciato Mancosu a bocca aperta in campo? "Dico Dybala. Ha un tocco di palla, una classe, una qualità che non ho mai visto. Mi ha impressionato veramente come nessun altro”.