Contro le aspettative della vigilia, l'Inter è riuscita a battere il Milan e si è portato di nuovo al terzo posto, con sei punti di vantaggio sulla Roma, che al momento occupa il quinto posto. Una vittoria che per molti vede il principale artefice in Luciano Spalletti.
L'allenatore dell'Inter in conferenza, come riporta 'La Gazzetta dello Sport', si è tolto qualche sassolino dalla scarpa. Anche perché in caso di sconfitta si cominciava a vociferare di un possibile cambio in panchina.
"Questo è il derby di Milano, mi sono portato in campo anche il Cenacolo, l’Ultima Cena. Sì, perché ho letto che era il mio ultimo derby. E invece mi sa che ce ne sarà anche un’altra, di cena..."
Dopo la battuta, arriva anche la stoccata nei confronti di Mauro Icardi, che Luciano Spalletti non nomina però mai.
"Vanno fatti grandissimi complimenti a chi è dentro lo spogliatoio: a Lautaro per il rigore, a Perisic per i rientri, a Politano per la prestazione. Nainggolan nello spogliatoio anche se non convocato? Funziona sempre così, si dividono meriti e demeriti. Ce ne sono tanti di calciatori che vengono negli spogliatoi anche se non giocano".
Per finire l'allenatore dell'Inter spiega in che modo la squadra è passata dalla brutta prestazione in Europa League contro l'Eintracht a quella di domenica sera nel Derby.
"Questa vittoria è nata proprio giovedì sera, dopo l’eliminazione in Europa. Abbiamo scavato un solco rispetto alla gara con l’Eintracht, è stato importante il lavoro fatto sulla testa dei ragazzi: il mestiere degli allenatori è questo. Dopo l’Eintracht ho fatto rivedere ai miei la gara d’andata col Milan: c’erano solo tre giocatori diversi, Vrsaljko, Nainggolan e Icardi. Era la dimostrazione che potevamo ripeterla, quella prestazione. Poi le scelte di formazione sono state semplici, le avrebbe fatte chiunque".