Cinque goal al passivo. Al Milan non accadeva da 21 anni, dal 1998, contro la Roma. Risultato identico: 5-0. Gianluigi Donnarumma non c'era, ovviamente: sarebbe venuto al mondo qualche mese più tardi. Ma oggi, in casa dell'Atalanta, ha vissuto la più grande umiliazione della sua ancor breve carriera.
L'unica, vera sbavatura di Donnarumma all'interno della disfatta si può trovare nel quinto goal, quello messo a segno da Muriel, con quell'uscita in ritardo fuori area e quel rimpallo perso col colombiano. Poco importa. Gigio ha ormai i colori rossoneri tatuati addosso, è cresciuto nel Milan e nel Milan è diventato qualcuno. Ed è dunque comprensibile come proprio lui, al 90', fosse il più scosso tra i rossoneri.
Telecamere e flash hanno beccato Donnarumma in lacrime all'uscita dal campo. Consolato da due che gli sono particolarmente vicini: Luigi Turci, preparatore dei portieri del Milan, e il fratello Antonio, alle sue spalle e alle spalle di Pepe Reina.
Una reazione che non tutti hanno notato all'istante, ma che ha poi fatto il giro dei social. E che testimonia una volta di più l'attaccamento del numero 99 ai colori del Milan, due anni e mezzo dopo la famosa querelle dell'estate del 2017, poi risolta con un sudatissimo rinnovo di contratto.
Donnarumma, al termine della gara, non ha poi rilasciato dichiarazioni a stampa e televisioni. Ma è facile, facilissimo, immaginare il suo stato d'animo in queste ore e, in generale, in questi mesi più che mai difficoltosi. Basta osservare l'immagine della sua uscita dal terreno di gioco del Gewiss Stadium per farsi un'idea precisa.