La sconfitta del Milan contro la Lazio ha riaperto la crisi di risultati e il momento di difficoltà. Da diverse settimane i rossoneri sembrano aver perso brillantezza e si sono complicati nella corsa al quarto posto.
Gennaro Gattuso ha presentato la sfida di domani, Torino-Milan, in conferenza stampa. Ecco le sue parole sul momento di difficoltà alla vigilia del match contro i granata, decisivo per la corsa alla qualificazione in Champions League.
"Stiamo facendo fatica e abbiamo il dovere di fare qualcosa di meglio di quanto stiamo facendo ultimamente. Nei momenti di difficoltà avevamo un’anima, sapevamo soffrire: oggi sta mancando. Dobbiamo ritornare ad avere un’anima. Bisogna essere uniti e ragionare con una testa sola. La differenza per molto tempo qui l’ha fatta questo atteggiamento. Ci sono troppe chiacchiere sul futuro. Parlare oggi non serve a nulla, bisogna fare i risultati. I fischi ce li siamo meritati e bisogna guardare avanti".
La corsa al quarto posto rimane combattutissima, ma il Milan non molla. Il tecnico ha analizzato il momento e il suo parere su cosa farà la differenza nella corsa al quarto posto.
"Questa non è una squadra che corre meno degli avversari, i numeri sono uguali. È come gestiamo e come giochiamo, è una questione di testa e come scendiamo in campo. Stiamo giocando un calcio non buono. Per la Champions farà la differenza la voglia di saper soffrire, tante squadre stanno facendo fatica. Siamo in grado di difendere il quarto posto? Vedendo le ultime partite no, dobbiamo cercare la tranquillità. Abbiamo il dovere di rincorrere".
Gattuso ha dichiarato anche di essere deluso per la mancanza di risultati e di tranquillità della squadra, ammettendo anche la delusione da sé stesso.
"Sono deluso da me stesso, ma non posso fare sceneggiate. Penso di saper gestire lo spogliatoio, essere giocatore e allenatore è diverso. Non riesco a entrare nella testa dei giocatori. Alcuni giocatori non stanno benissimo a livello mentale. Tutti sanno quello che si stanno giocando, non lo fanno apposta a giocare male. Il Milan era da anni che non si giocava il quarto posto e sembra che questa squadra non valga niente. Non è così, la squadra ha pregi e difetti, ma bisogna avere rispetto. La leadership non si compra al supermercato".
Spazio anche per commenti sul caos sui cori razzisti a Bakayoko nella sfida di Coppa Italia con la Lazio.
"Bakayoko l'ho visto bene in questi giorni, quello che è successo mercoledì è stato documentato. Ha fatto una stagione importante e si trova bene qui. Sembra che siamo rimasti nel 1800, ma non tutti quelli che vengono allo stadio la pensano così. Si è comportato in un modo incredibile, non ha perso la testa".