Presente alla conferenza stampa nella quale Francesco Totti ha annunciato il suo addio alla Roma, Rosella Sensi ha commentato la decisione dello storico capitano giallorosso. Una separazione accolta con sofferenza dall'ex presidentessa del club oggi di proprietà di James Pallotta.
"Per me Francesco non può stare lontano dalla Roma. Sono molto malinconica in questo momento, ho abbracciato Totti perché per me è un fratello piccolo. So cosa sta passando, questa decisione l'ha ponderata e non l'ha presa a cuor leggero. Dietro quel suo sorriso ironico da romano c'è tanta sofferenza, perché lasciare la Roma non è facile. E capisco anche la delusione dei tifosi della Roma, che non si stanno staccando solo da Francesco ma da qualcosa che gli dava tanta speranza".
Passando poi a parlare del rapporto tra Totti e suo padre, Rosella Sensi ha speso qualche parola anche su Franco Baldini, accusandolo di avere 'poca personalità'.
"Si è tirata troppo la corda con Francesco. È un simbolo del calcio, si è preteso troppo da lui senza dargli un ruolo ben definito. Non gli è mai stato restituito quel che gli competeva, senza tenere in considerazione che lui ha un carattere forte. Bisognava dagli un ruolo preciso, non so perché non sia stato fatto. Mio padre aveva un rapporto diretto e speciale con Francesco, non servivano mediazioni per parlare con lui. Baldini? È diventato direttore sportivo grazie a mio padre, ma non l'ha mai ringraziato. Il suo è un problema di personalità, quando si soffre Totti è perché non si ha personalità. Questo si è visto nel tempo".
Una battuta, infine, sulla nuova proprietà giallorossa, colpevole di aver distrutto tutto ciò che la famiglia Sensi era stata in grado di costruire alla Roma.
"Totti rappresentava più di un semplice calciatore, non devo dirlo io. I tifosi stanno soffrendo non tanto per il processo di deromanizzazione che è in corso, ma soprattutto perché si stanno perdendo dei valori. Sarà un mio limite, ma non capisco quali sono i progetti della Roma. Spero che il presidente Pallotta li chiarisca il più presto possibile. Purtroppo è stato distrutto tutto quel che aveva fatto mio padre, che aveva portato la Roma a un livello altissimo in Italia e nel mondo. Un consiglio a Pallotta? Non mi piace farlo, a me ne sono stati dati troppi e a volte erano sbagliati. Ma posso suggerirgli di essere maggiormente presente a Trigoria per capire cosa succede veramente".