Diego Costa non ci sta. Conclusa anzitempo la propria stagione, in virtù della lunghissima squalifica comminatagli per gli insulti all'arbitro di Barcellona-Atletico Madrid, il centravanti biancorosso ha iniziato la propria personale protesta. Come? Rifiutando di allenarsi.
Secondo 'AS', questa mattina l'ex Chelsea si è regolarmente presentato al centro d'allenamento dell'Atletico Madrid. Ma non ha indossato né gli scarpini, né l'abbigliamento d'ordinanza per allenarsi. I suoi compagni hanno svolto la seduta agli ordini di Simeone, ma lui non ha mosso un solo muscolo.
Nessun malanno fisico, nessun infortunio dell'ultim'ora: semplicemente, un gesto di ribellione da parte di Diego Costa. Non nei confronti della società per forzare una cessione, come va tristemente di moda da qualche tempo a questa parte, ma per protestare contro la decisione di squalificarlo dopo i noti fatti dello scorso 6 aprile al Camp Nou.
"Figlio di pu****a": questo, tradotto in un italiano comprensibile, avrebbe detto Diego Costa all'arbitro Jesus Gil Manzano, che lo aveva appena espulso per proteste dopo meno di mezz'ora dall'inizio del big match tra Barcellona e Atletico Madrid. E poi, ecco la stangata: 8 giornate di squalifica, confermate anche in appello. In pratica, arrivederci al 2019/20.
Diego Costa ha così deciso di far sentire la propria voce... senza farla sentire. Ovvero, rifiutandosi di allenarsi assieme ai compagni di squadra. Fino a quando andrà avanti, non è ancora dato saperlo. Ma intanto, dopo l'eliminazione per mano della Juventus, all'Atletico Madrid regna ancora il caos.