Un primo periodo complicato, poi un crescendo di fiducia e prestazioni. In generale, Matthijs de Ligt ha capito ben presto che il suo ambientamento in Serie A non sarebbe stato semplice. Ma il giovane difensore olandese è pronto ad affrontare la sfida italiana, come da lui stesso confessato in un'intervista al sito ufficiale della UEFA.
"Ambientarsi è difficile perché spesso ti trovi uno contro uno con l’attaccante. In Italia si gioca anche con più uomini contro un attaccante, ed è molto diverso, ma questo mi ha permesso di diventare il difensore che sono oggi. Non ho paura di andare uno contro uno ed è una cosa che ho imparato all’Ajax".
All'inizio, però, de Ligt non giocava in difesa. Anzi: in campo ricopriva un ruolo che, ripensandoci qualche anno dopo, è addirittura difficile da immaginare.
"Fino ai 15 anni giocavo trequartista. Ho giocato molto a centrocampo, ho segnato qualche goal e fatto qualche assist, ma poi mi hanno detto che per la mia carriera sarebbe stato meglio giocare difensore centrale. All’inizio pensavo: 'Non mi piace giocare in difesa', ma ora inizio a capire che giocare da centrocampista mi ha aiutato. Sono contento di questa crescita".
Il sostegno di de Ligt si chiama Maurizio Sarri, allenatore che pretende anche dai difensori un gioco palla a terra. L'ideale per le caratteristiche dell'ex capitano dell'Ajax.
"La Juventus è la squadra più forte d’Italia, vuole attaccare e vincere. Con questo allenatore è importante partire dalle retrovie, avanzare con coraggio e far vedere che hai voglia di giocare la palla. Per riuscirci devi avere una buona tecnica, che è sempre importante".
Capitolo Champions League. Da Lione inizia l'ennesima scalata della Juventus verso una gloria che, negli ultimi anni, è stata sempre sfiorata e mai raggiunta.
"E' importante crederci. Penso che ogni squadra sogni di vincerla perché sono tutte molto forti, ma non si può mai dire chi la spunterà. Noi ci impegniamo al massimo, sappiamo di essere forti, abbiamo le qualità e dobbiamo dimostrarlo in partite come questa. È la parte più importante, ma bisogna anche avere fortuna per andare avanti, quindi non so dirti se riusciremo a vincerla. Naturalmente le qualità ci sono, staremo a vedere".