Doveva arrivare Mauro Icardi, alla fine è stato acquistato a parametro zero Fernando Llorente: il Napoli ha ripiegato sullo spagnolo viste le difficoltà di convincere l'argentino, volato a Parigi proprio l'ultimo giorno di mercato per accettare la corte del PSG.
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Prima dell'assemblea generale dell'ECA che si è tenuta martedì a Ginevra in Svizzera, Aurelio De Laurentiis ha spiegato come l'ex attaccante di Juventus e Tottenham sia stato richiesto in prima persona da Carlo Ancelotti, puntualmente accontentato. Queste le sue parole riportate da 'Il Corriere dello Sport'.
"Llorente non è una mia idea, ma di Ancelotti. Nessuno avrebbe disdegnato un top player come Icardi, ma fin dal primo momento Ancelotti aveva optato per Llorente perché sosteneva che in attacco eravamo super forniti e che avevamo bisogno di un fuoriclasse da fare giocare negli ultimi 30 minuti delle partite che eventualmente non si sbloccavano. Uno insomma che avrebbe potuto convivere con il nostro Milik".
Promosso anche Arkadiusz Milik, ancora a secco di presenze in questa nuova stagione per via di un infortunio che lo ha frenato.
"Non bisogna dimenticarsi che Milik, dopo due stagioni in infermeria a causa di brutti infortuni, nel primo anno di attività vera ha segnato 20 goal senza rigori. Il che vuol dire che, se gli avessimo fatto tirare i rigori, sarebbe forse diventato capocannoniere della Serie A. Non capisco quindi questo gioco al massacro del tifoso che invece di guardare i gioielli che ha in casa propria inneggia sempre all’acquisto 'in più'".
Tirata d'orecchie ai tifosi azzurri, 'accusati' di provare invidia verso le grandi società del nord Italia. Nel mirino anche le scarse presenze allo stadio.
"Non capisco neanche per quale motivo il Bari in Serie C in proporzione farà più abbonati del Napoli in Serie A. Il tutto dopo aver ridotto il prezzo degli abbonamenti del San Paolo in alcuni settori addirittura del 40% rispetto a 9 anni fa. Se questo vuol dire essere grandi sostenitori del Napoli, permettetemi di sorridere. Purtroppo io credo che nella città di Napoli si viva di grande invidia per il nord e che esistano molti tifosi juventini, milanisti e interisti. Dovrei forse comprare il Milan per accontentarli? La mia è una provocazione perché amo Napoli più di ogni altra cosa".
Icardi ha scelto di andare a Parigi, preferita a Napoli: da parte del presidente partenopeo nessun rimpianto per un'operazione non andata in porto.
"Per acquistarlo sono arrivato a offrire all’Inter 60 milioni più bonus, per un totale di 65, mentre a Wanda Nara per il contratto del marito ho proposto un lordo di circa 12 milioni. Icardi non è stupido e forse ha capito che per rilanciarsi a livello europeo andare in una squadra come il Psg, dove potrà primeggiare con più facilità rispetto al Napoli, per lui era la scelta migliore. Non ho mai rimpianti nella mia vita. L’arrivo di Icardi avrebbe impedito l’acquisto di Llorente, del quale sono super convinto come Ancelotti, ma soprattutto avrebbe gettato ombre e malumori in Milik che continuo a considerare la vera grande stella dell’attacco del Napoli".
Apertura ai rinnovi di Dries Mertens e José Maria Callejon, entrambi in scadenza a giugno 2020.
"Io sono innamorato di Mertens e di Callejon. Dopo aver parlato con Dries mi sono reso conto che è un grande conoscitore del gioco del calcio e lo definisco uno… colto di pallone. Gli ho detto: 'Quando ti sarai stancato di giocare, perché non lavori con me? E’ un piacere sentirti parlare e le tue frasi danno sicurezza a chi ti ascolta'. Callejon lo considero un fedelissimo, uno di famiglia: è ormai diventato napoletano, i suoi figli sono cresciuti a Napoli e sicuramente avranno l’inflessione partenopea. Mi auguro che lui e Mertens abbiano voglia di prolungare il contratto. Sono a disposizione per entrambi. Sempre senza fare follie…".