La Croazia perde un altro pezzo: dopo Kalinic, rispedito a casa prima del match contro l'Argentina, questa volta è stato Ognjen Vukojevic, membro dello staff tecnico del CT Zlatko Dalic, a essere escluso dalla Nazionale.
Ma se per Kalinic si era trattato di motivi legati in qualche modo, almeno ufficialmente, alle sue condizioni fisiche (il CT aveva deciso di escluderlo dopo che il calciatore, come accaduto nelle amichevoli contro Brasile e Inghilterra, aveva rifiutato di entrare in campo anche nel match contro la Nigeria, prima gara dei Mondiali per i croati, affermando di non essere pronto), per Vukojevic si è trattato di una sorta di incidente diplomatico per il quale la FIFA lo ha anche multato di 15 mila euro per comportamento antisportivo.
I fatti costati i Mondiali a Vukojevic sono avvenuti dopo la vittoria nei quarti di finale contro la Russia: il collaboratore di Dalic, assieme al difensore Domagoj Vida, entrambi con un passato nel club ucraino della Dinamo Kiev, hanno pubblicato un video su Instagram in cui esultavano urlando "Gloria all'Ucraina. Questa vittoria è per la Dinamo e per l'Ucraina".
Parole che non sono certo piaciute alla Russia, che nel Donbass è da tempo impegnata nel sostenere le Repubbliche Popolari di Doneck e Lugansk resesi indipendenti dall'Ucraina, con cui sono in guerra dal 2014. La diplomazia russa ha così invitato la FIFA a prendere provvedimenti ed è arrivata così la multa e l'ammonizione per Vukojevic, con la Federcalcio croata che a sua volta lo ha "sollevato dalle sue funzioni", specificando che "non è più un membro della delegazione croata ai Mondiali".
Nei confronti di Vida, invece, da parte della FIFA è arrivata solo una ammonizione, mentre la Federcalcio croata non ha preso provvedimenti.