Le nuove generazioni forse non lo sanno. Prima dell'ascesa dell'Atletico Madrid di Simeone, del Siviglia continuamente campione in Europa League, altre squadre spagnole provavano a dare del filo da torcere a Barcellona e Real Madrid. Il Valencia finalista di Champions League per ben due volte è un'ottimo esempio, così come il Deportivo la Coruna. Quella che poteva essere la squadra di Cristiano Ronaldo.
Siamo nel 2003 e il Deportivo la Coruna vive i migliori anni della sua storia. E' il momento del SuperDepor, di Valeron, Tristan e Makaay. Una formazione capace di vincere la Liga, la Coppa del Re e due volte la Supercoppa di Spagna. Ma sopratutto di mettere paura alle grandi d'Europa, arrivando fino alla semifinale di Champions.
Forte del momento, il Deportivo cominciò ad allargare i propri orizzonti, puntando su talent e osservatori in giro per l'Europa. A Lisbona, ad esempio, venne notato un ragazzo di 18 anni nato a Funchal, sul quale ci sono anche Juventus e Manchester United. Cristiano Ronaldo firmò per i Red Devils, dopo essere stato vicino ai bianconeri (15 anni prima del suo arrivo italiano) e al Deportivo.
A raccontare il retroscena è il presidente del Deportivo di quegli anni, Augusto César Lendoiro. Al programma Idolos, l'ex patron ha svelato:
"Il nostro segretario tecnico vide giocare Cristiano Ronaldo e ce lo segnalò. Quando vidi i video delle sue partite mi informai sul suo prezzo. Chiesero circa 10-12 milioni e la festa finì. Non potevamo arrivare a tanto, considerato che il nostro record di spesa fino in quel momento era Rivaldo, pagato 6 milioni di euro".
Epoca completamente diversa quella di inizio 2000, considerando che anche la squadra spagnola più importante insieme a Barcellona e Real Madrid non riusciva a mettere insieme una tale cifra, ora decisamente alla portata di ogni squadra della Liga, anche la più piccola.
Non fu un sogno svanito, considerando che Cristiano non era ancora Ronaldo: "Era un grande talento, ma non sapevamo fin dove sarebbe potuto arrivare. Poi arrivò lo United, pagò i 12 milioni e lo portò a Manchester".