'Corriere dello Sport' ha dedicato la sua copertina all'espulsione di Cristiano Ronaldo al Mestalla, la sua prima espulsione in Champions League.
L'articolo segnala che la Juventus non riceve in Champions, lo stesso trattamento che riceve in Serie A. "Cristiano si è reso conto che non ha più la protezione del Real Madrid", ha commentato il giornale.
Questa teoria è stata appoggiata da Guillem Balague. "Cristiano ha provato un grande senso di ingiustizia, perché era sicuro di non aver fatto nulla di grave, però le vere ragioni sono altre", ha commentato il giornalista.
"È stata una reazione affascinante perché ha messo in evidenza come i club tengano i propri campioni in una bolla meravigliosa, una zona franca dove questi giocatori si sentono degli Dei in terra. E gli Dei non sono punibili per definizione. Quando questo accade, ecco che la reazione è esagerata e violenta. Il problema di questi 'marziani' è che non hanno avuto una crescita normale", ha continuato.
Balague ha affermato che il problema di CR7 è il sentirsi un Dio: È dura per un ragazzo di 33 anni essere considerato un Dio in ogni circostanza, ogni volta che scende in campo, ogni volta che saluta i propri fan, ogni volta che entra in un negozio. Le aspettative sono enormi e a questo status ci si abitua velocemente. Lui vuole la devozione di tutti, vuole che tutti abbiano fiducia in lui e questo a Madrid nell'ultimo periodo non accadeva più".