L'Europeo si giocherà ufficialmente nel 2021. Posticipato di un anno, il torneo itinerante verrà disputato più avanti a causa della pandemia di coronavirus, che ha portato alla sospensione di tornei nazionali e continentali, da recuperare in primavera. Il risultato? Lo slittamento costererà ai club e alle federazioni una cifra attorno ai 300 milioni di euro.
Per questo motivo, secondo il Corriere della Sera, la UEFA sta valutando se ammorbidire i paletti del fair play finanziario che nelle ultime stagioni, ovvero da quando è stata lanciata la normativa attua a bloccare le spese folli da parte dei club più ricchi del continente, ha messo in difficoltà diverse squadre.
Il quotidiano stima ad esempio che la Lega di Serie A dovrà contribuire con un importo tra i 30 e i 40 milioni, con cifre simili per gli altri maggiori campionati europei, con dati via via meno importanti a seconda del livello del torneo continentale in esame.
La UEFA ha rinviato l'Europeo dunque, ma questo avrà conseguenze: chiesto un indennizzo alle leghe e ai suoi club. Continuando i campionati si continueranno ad avere introiti dalle dirette televisive, ragion per cui l'organismo europeo presieduto da Ceferin vuole una tassa dai vari tornei in base agli incassi.
Resta ancora da capire ovviamente se le nuove decisioni dell'UEFA riguardo Champions ed Europa League potranno verificarsi: l'intenzione è quella di giocare a maggio e giugno sia i campionati nazionali che le due competizioni, ma nessuno può ancora prevedere l'evoluzione del covid-19 nel continente.